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Economia e lavoro | 02 dicembre 2020, 14:06

Pininfarina Engineering, resta lo stallo: 60 reinserimenti e incentivo a 16mila euro. Ma almeno c'è cassa integrazione fino al 2022

Nuovo vertice tra rappresentanti dei lavoratori e Regione, ma la situazione non si sblocca: aumenta la somma per chi sceglie di andarserne (erano 6000 euro, all'inizio), ma per circa la metà dei dipendenti non ci sono soluzioni

Pininfarina Engineering, resta lo stallo: 60 reinserimenti e incentivo a 16mila euro. Ma almeno c'è cassa integrazione fino al 2022

I seimila euro di incentivo all'esodo sono saliti a 16mila, sempre lordi, per un accordo "tombale" tra lavoratore e azienda. Ma restano soltanto 60 i possibili reintegri messi sul tavolo (20 nella "casa madre" di Cambiano e 40 altrove). Non si sblocca la situazione di Pininifarina Engineering, dove a seguito della messa in liquidazione del ramo d'azienda creato due anni fa sono ben 135 le persone che rischiano di ritrovarsi senza lavoro. E la presenza di un periodo più lungo di cassa integrazione rasserena, ma non risolve.

Una cifra che in realtà, in questi giorni, è scesa verso quota 117 a seguito di alcune dimissioni, posizioni dirigenziali e persone che possono legarsi alla pensione. Ma il numero resta decisamente superiore alle possibilità di collocazione che il Gruppo Mahindra - la multinazionale indiana che da qualche anno è proprietaria dello storico marchio automotive torinese - mette sul piatto. E da parte dei sindacati metalmeccanici l'accoglienza della proposta rimane tiepida (se non fredda).

Ne è convinto Ugo Bolognesi, responsabile per Pininfarina tra i metalmeccanici di Cgil. "Ho chiesto di riconvocare il tavolo - dice l'esponente Fiom -, perché allo stato attuale la proposta è assolutamente insufficiente e sono convinto che ci siano pure elementi non legali in questa vicenda, anche perché l'attività è tutt'altro che cessata. Inoltre è necessario fermare il conto alla rovescia della procedura di licenziamento, per valutare ogni possibile aspetto, compreso l'utilizzo della cassa Covid". 

"Abbiamo innanzitutto chiesto alla Regione di farsi garante di queste proposte - dice Arcangelo Montemarano, responsabile della vertenza per Fim-Cisl - mettendo nero su bianco le tempistiche delle 60 posizioni che saranno reinserite e quali sono le società coinvolte in questo procedimento. Ma siamo ancora nel campo del condizionale. La Regione si è data disponibile a fare da garante in tutto questo". "Aspettiamo entro domani il documento ed entro venerdì lo analizzeremo in assemblea con i lavoratori - prosegue - mentre per le 57 persone che rimarranno fuori da questo percorso, l'azienda confida ci possa essere un nuovo cammino lavorativo anche per loro".

Intanto la 'ammortizzatore sociale per cessazione sarà prolungato fino al 2022, novità che rappresenta uno dei pochi aspetti positivi di un incontro che è ancora interlocutorio. "Questo ci dà un po' di respiro in più - dice Cono Meluso, di Uilm -. Ma se solo 20 potranno rientrare in Pininfarina, mentre altri 40 avranno nuove proposte e tutti gli altri rimarranno tagliati fuori, noi abbiamo ribadito la richiesta intanto di ritirare la procedura di licenziamento. Inoltre abbiamo chiesto all'azienda di accedere a un fondo specifico per sostenere le politiche a favore dei lavoratori, tra prepensionamenti e possibili ricollocazione".

Massimiliano Sciullo

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