L'ex Montefibre di Ivrea o l'ex area Olivetti di Scarmagno? E' questa la domanda a cui sono chiamati a rispondere i 174 sindaci dell'Asl To4, su richiesta del gruppo di lavoro ristretto, per decidere quale sarà la sede del nuovo ospedale del Canavese.
Sul nuovo ospedale sarebbe già arrivato anche il via libera da parte dell'assessorato alla sanità della Regione Piemonte. Sulla questione è intervenuto anche il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera aperta ai sindaci, all'assessore regionale Luigi Icardi, al commissario dell'Asl To4 ed ai dipendenti dell'ospedale di Ivrea.
Il segretario sostiene che, per scegliere adeguatamente il sito, sia necessario tenere in considerazioni diversi fattori. Come le esigenze del territorio e dei cittadini, i parcheggi e la viabilità. Soprattutto ritiene che sia necessario mettere da parte la politica.
"Il punto non è solo dove costruire un nuovo ospedale, ma soprattutto interrogarsi su alcuni importanti aspetti - scrive Giuseppe Summa, segretario di Nursind -. Abbiamo avuto modo infatti, di leggere come diversi Sindaci ritengano non sia corretto individuare Ivrea e l'ex area Montefibre sito per il nuovo ospedale, ma non abbiamo compreso il perché".
Nel caso in cui l'area individuata "non dovesse andar bene", Summa propone anche di creare una commissione composta non solo dalla politica, "ma anche una rappresentanza dei cittadini, dell’azienda, degli operatori sanitari e soprattutto dei tecnici esperti".
"In caso contrario riteniamo controproducente proseguire con un dibattito basato su campanilismi e criteri non basati su elementi che tengano conto delle esigenze territoriali", conclude.