Torino fa squadra con il Comitato Interfedi e ne fa un organo consultivo "ufficiale" per la città: è stato approvato nelle scorse ore la delibera di giunta che sancisce questo passaggio, anche se la storia è iniziata parecchio tempo fa, nel 2006, quando l'organismo venne istituito per ottemperare agli obblighi legati ai servizi religiosi da offrire agli atleti e alle atlete durante i Giochi olimpici invernali. E il Comitato Interfedi, da quel momento, non ha mai smesso di svolgere la sua attività, ma ora avrà la sua casa all'interno del Centro Interculturale.
"In occasione dei Giochi fu fatto un grande lavoro e da allora ha continuato ad apportare un contributo di riflessione e uno spazio importante di confronto per la città - dice l’assessore ai Diritti, Marco Alessandro Giusta -: dai luoghi di preghiera agli spazi cimiteriali, fino a Torino Spiritualità. Uno spazio importantissimo in un'istituzione laica, ma che riconosce tutte le confessioni religiose e che vuole essere sempre più pluralista e aperta".
"E' un passo importante in una città che sa essere plurale - aggiunge l’assessora alla Cultura, Francesca Paola Leon - apprezzare le differenze e rispettare tutte le componenti della nostra comunità, vasta e multiforme. E' importante che il Comitato trovi la sua casa all'interno del nostro Centro interculturale. In un periodo storico così difficile è anche un modo per stare davvero vicino a tutti i cittadini".
"Abbiamo più di 15 anni di lavoro comune alle spalle - ricorda il presidente del Comitato Interfedi, Valentino Castellani - visto che i lavori iniziarono già circa un anno e mezzo prima dei Giochi. Finora avevamo una presenza informale, ma essere ora istituzionalizzati non è un passaggio banale: credo sia un'iniziativa unica in Italia".