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Politica | 22 dicembre 2020, 20:00

Minori, Marrone: "La relazione sugli affidi conferma i nostri timori". Le opposizioni: "Il sistema è sano"

Per le minoranze la ricostruzione della maggioranza è parziale. Frediani (M5S): "non servono nuove leggi ma risorse e competenze". Magliano (Moderati): "Basta pregiudizi"

un primo piano di Maurizio Marrone

l'assessore Marrone ha innescato un vivace botta e risposta in Consiglio regionale sul tema affidi

L'indagine conoscitiva sul sistema degli affidi in Piemonte "conferma i nostri timori e la nostra posizione e prevedere un cambio normativo che vada a garantire le famiglie e i minori è doveroso dopo questo approfondimento". Ad affermarlo l'assessore Maurizio Marrone durante la discussione nel Consiglio regionale di oggi che ha approvato la relazione conclusiva di maggioranza e respinto quella delle minoranze.

Marrone ha parlato di "squilibrio nei rapporti con le famiglie coinvolte negli allontanamenti che vedono svanire il coinvolgimento dei genitori naturali" e di "numeri più alti di allontanamenti rispetto alla media nazionale, il 3,9 per mille in Piemonte contro il 2,7". Per la relatrice di maggioranza Sara Zambaia (Lega), "tutti i soggetti auditi ci hanno fatto capire non che il sistema non funziona ma che qualcosa che non va c'è".

Fra le criticità rilevate dalla consigliera "la carenza di risorse economiche e umane, l'assenza di una commissione di vigilanza unica regionale e di un organismo di controllo, che andrebbero creati, così come le comunità protette dei padri". Per la relatrice di minoranza Monica Casalis (Pd) "la ricostruzione della maggioranza è parziale e ci sembra che si siano volute trovare giustificazioni a una tesi precostituita. Il sistema piemontese è sano, ha fatto da modello e apripista, ma nonostante questo oggi è affaticato e indebolito dalla carenza di personale e risorse per cui serve un preciso impegno di bilancio della Regione".

Francesca Frediani, esponente del M5S, sottolinea che "l’indagine conoscitiva sul sistema degli affidi, nata su proposta del futuro assessore Marrone, nasceva sull’onda emotiva dei fatti di Bibbiano. Abbiamo fin da subito cercato di affrontare il tema rimuovendo ogni preconcetto e ogni posizione ideologica e strumentale. Le relazioni di maggioranza e opposizione illustrate oggi in Consiglio Regionale hanno evidenziato le criticità e i punti di forza del sistema degli affidi nella nostra Regione".

"E’ emerso con chiarezza come non servano nuove leggi ma risorse e competenze. La Regione Piemonte deve contribuire a far funzionare bene gli strumenti già esistenti con nuovi fondi e intervenendo sulle criticità emerse in questi mesi di indagine", ha concluso l'esponente del Movimento 5 Stelle.

Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati, ha sottolineato l'importanza di "aprire una stagione nuova, nella quale ciò che ci unisce sia più forte e determinante di ciò che ci divide: si può aprire una nuova stagione di collaborazione, passando, parafrasando il titolo della legge, da Allontanamento zero a Pregiudizi zero".

redazione

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