Bocciato dal consiglio comunale di Settimo, lo scorso 30 dicembre, l’ordine del giorno presentato dal gruppo della Lega a sostegno della proposta di legge al parlamento per l’introduzione di una Web Tax, messa a punto dalla Regione Piemonte.
"Il Partito Democratico, a Settimo, si schiera dalla parte dei grandi colossi del web, invece di prendere le difese di artigiani e commercio di prossimità, commenta Andrea Cerutti, vicepresidente della Lega in consiglio regionale.
"Obiettivo della Regione - spiega - è di far arrivare in parlamento un aumento della tassazione per i giganti del commercio online con un ricavo superiore ai 750 milioni l’anno. Si passerebbe dall’attuale 3%, previsto dalla legge di bilancio 2019, ad un 15% in tempi normali e ad un 30% per tutto il periodo legato all’emergenza Covid. Il ricavato andrebbe a risarcire l’80% del fatturato del 2019 delle attività commerciali sottoposte a chiusure e limitazioni a causa dell’emergenza sanitaria”.
Manolo Maugeri, consigliere comunale della Lega a Settimo è intervenuto sostenendo che "la maggioranza ha preferito parteggiare per i colossi dell’e-commerce, i veri vincitori di questa pandemia, definendo la Web Tax un’"imposizione vessatoria" che rischierebbe di scaricare il peso dell'aggravio fiscale sugli utenti finali e sui clienti delle varie piattaforme che utilizzano la vendita online". "L'amministrazione settimese - dice Maugeri -, nel tentativo di giustificare ulteriormente il voto contrario al nostro documento, ha anche liquidato la questione bollandola come di carattere puramente internazionale, e non gestibile, quindi, a livello nazionale o regionale”.
Il consigliere sostiene quindi che la maggioranza abbia deciso di non appoggiare "un’iniziativa che va concretamente incontro alle esigenze delle tantissime attività commerciali che, anche nel territorio settimese, stanno soffrendo e che attendono subito risorse e risposte tangibili".
"Respingendo il sostegno alla proposta della Regione Piemonte - concludono Cerutti e Maugeri - , l’amministrazione di Settimo ha confermato di nutrire scarso interesse per le difficoltà in cui versa il commercio locale”.