“Facciamo pagare la crisi ai padroni”: studenti e lavoratori hanno manifestato questa mattina per protestare contro le condizioni di difficoltà sociale, economica e sanitaria provocate dalla pandemia.
Il corteo, partito da piazza Solferino, si è poi sviluppato tra le vie del centro cittadino raggiungendo la sede dell'Ufficio Scolastico Regionale di corso Vittorio Emanuele, il Palazzo della Regione e la Prefettura in piazza Castello; nel corso della mattinata, un gruppo di studenti del collettivo Ksa è riuscito a entrare nella sede della Città Metropolitana intonando alcuni cori ed esponendo uno striscione.
Tra le criticità esplicitate per la parte scolastica, da segnalare la didattica a distanza, il sistema dei trasporti pubblici e la sicurezza sanitaria in classe: “La riapertura - ha spiegato Alessandro, attivista dello stesso collettivo KSA – è stata fatta solo per poter valutare gli studenti ma senza investimenti per un'istruzione in grado di formare giovani adulti. Come se non bastasse, le ore di alternanza scuola-lavoro continuano ad aumentare mettendo a rischio le ore in presenza già dimezzate dalla DAD. Per i trasporti, infine, in modo insensato si è pensato che bastasse questa riduzione numerica per risolvere il problema di sovraffollamento dei mezzi”.
Diverse anche le categorie di lavoratori presenti, tra cui quelli della logistica: “Chiediamo - ha dichiarato Daniele Mallamaci di SiCobas Torino - il rinnovo dei contratti collettivi scaduti per milioni di lavoratori e lavoratrici, oltre a una maggiore sicurezza sui posti di lavoro diminuendo il rischio di ammalarsi di coronavirus. Questa è una giornata importante perché, insieme agli studenti, si apre un fronte unito di lotta per contrattaccare e ottenere quei miglioramenti che ci permetteranno di vivere meglio: vogliamo il pane e anche le rose”.
“Il Piemonte e Torino sono sull'orlo del baratro, che cosa accadrà se il blocco dei licenziamenti e le altre misure emergenziali legate al Covid non saranno prorogati? Chi si candida a governare la città ha un compito enorme: immaginare la Torino post-pandemia a partire da nuove risposte sull'occupazione, sull'organizzazione del tempo, sul welfare", ha dichiarato il capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, a proposito della grave crisi occupazionale che colpisce il territorio e in particolare il capoluogo.