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Economia e lavoro | 25 febbraio 2021, 07:00

Prestito con cessione del quinto: come funziona

La cessione del quinto è una tipologia di finanziamento che prevede l'estinzione del debito direttamente attraverso delle trattenute sullo stipendio o sulla pensione

Prestito con cessione del quinto: come funziona

Di solito chi cerca un prestito sta cercando una soluzione di credito per finanziare un suo progetto, per una necessità personale, per realizzare un suo desiderio, ecc. Esistono molte tipologie di prestito, ma oggi ci concentreremo su una delle più vantaggiose: la cessione del quinto

La cessione del quinto è una tipologia di finanziamento che prevede l'estinzione del debito direttamente attraverso delle trattenute sullo stipendio o sulla pensione. Come intuibile dal nome, l'importo della rata non potrà superare appunto il quinto del reddito percepito netto.

Si tratta dunque di una forma di prestito semplice da richiedere, anche perché sarà lo stesso stipendio o pensione a fungere da garanzia per l'istituto di credito. In questo articolo ne approfondiremo il funzionamento, prendendo in esame i vantaggi principali, e tutto quello che occorre sapere in merito.

Cessione del quinto: cos'è e calcolo della rata

Come anticipato, la cessione del quinto è una tipologia di prestito differente da quelle tradizionali, che prevede il pagamento delle rate attraverso una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione, non più alto del loro quinto. Al contrario di altri finanziamenti però, in prima battuta verrà determinata proprio la rata massima sostenibile, e solo in un secondo momento gli importi eventualmente erogabili.

Poniamo dunque il caso che un lavoratore dipendente riceva una retribuzione netta, o una pensione, di 1.500 euro mensili. In questa precisa situazione, l'importo massimo della rata sarà determinato a 300 euro. A questo punto al cliente rimarrà da scegliere la durata del prestito a seconda della somma di denaro necessaria alle sue esigenze.

Come funziona la cessione del quinto

Esattamente come il prestito personale tradizionale, anche la Cessione del quinto Torino o in altre città, è un prestito a tasso fisso che prevede un rimborso con rate costanti. La differenza sostanziale è che per questa tipologia di contratto il rimborso delle rate non verrà effettuato dalla figura del richiedente attraverso un bollettino postale, o l'addebito su conto corrente, ma sarà direttamente il datore di lavoro a trattenere il relativo importo dal netto della retribuzione.

Per quanto concerne i pensionati invece, la figura adibita a trattenere il quinto è chiaramente l'ente previdenziale. In entrambi i casi, sarà compito delle due parti versare l'importo della rata all'istituto di credito. In alcune situazioni, con la finalità di aumentare l'importo massimo erogabile, è possibile comunque arrivare ad una rata equivalente a due quinti dello stipendio.

Per accedere a questa ulteriore opzione, oltre alla sottoscrizione del quinto è necessario anche un ulteriore contratto, definito delega di pagamento. Lo scopo di tale secondo documento è proprio quello di impegnare il secondo quinto dello stipendio. La delega di pagamento segue sostanzialmente tutte le regole del quinto, ma rientra nella categoria dei finanziamenti personali.

Cessione del quinto: i requisiti per ottenerlo

La cessione del quinto è accessibile solamente per quei consumatori che dispongono di un reddito sicuro, ovvero da lavoro dipendente o da pensione. Entrando nel dettaglio possiamo vedere che la cessione del quinto è ottenibile da:

• Dipendenti statali o pubblici.
• Dipendenti di aziende private.
• Pensionati.

Quando si parla di lavoratori dipendenti, il contratto di lavoro dovrà essere a tempo indeterminato. In secondo luogo dovrà esserci anche una minima anzianità lavorativa. Questa potrà variare sulla base della compagnia assicurativa che erogherà la polizza, ma solitamente si tratta di qualche mese di anzianità. Una precisazione riguarda i dipendenti con contratto a tempo determinato delle amministrazioni pubbliche, private, o statali.

Per queste categorie infatti, è necessario che la durata del prestito non superi il termine del rapporto di lavoro. Da sottolineare è anche il fatto che la cessione del quinto sarà difficilmente erogabile in assenza di un TFR accantonato non trascurabile, che di fatto fungerà da ulteriore garanzia per l'istituto di credito.

I vantaggi della cessione del quinto

Il vantaggio primario della cessione del quinto risiede nel fatto che trattandosi di un'operazione che in qualche modo viene garantita dalla presenza di una busta paga o di una pensione, regala all'istituto di credito una certa flessibilità nel momento in cui le richieste vengono valutate. Questo significa che una volta soddisfatti i requisiti previsti, sia del lavoratore che dell'azienda, le possibilità di ottenere il quinto sono buone.

Questo è possibile perché le garanzie, insieme alla modalità automatica dei pagamenti, rendono sostanzialmente sicura l'operazione per la figura del finanziatore, che in determinate situazioni potrebbe decidere di concedere il quinto anche in presenza di una storia creditizia del richiedente non perfetta. Si parla di consumatori che difficilmente avrebbero accesso ad altre forme di credito.

Il secondo vantaggio, decisamente non trascurabile, risiede nel fatto che l'importo massimo ottenibile è legato sia all'ammontare dello stipendio, che all'anzianità lavorativa. Ciò significa che in determinati casi è possibile ottenere importi massimi anche piuttosto considerevoli, e comunque più alti rispetto ai prestiti tradizionali.

Cessione del quinto: la normativa

A questo punto possiamo vedere che la normativa sulla cessione del quinto prevede che il contratto includa i seguenti elementi:

• Il tasso di interesse.
• Qualsiasi altro costo o condizione praticata.
• Oneri in caso di mora.
• Modalità del finanziamento e ammontare delle rate.
• Importo, scadenza, e numero delle rate.
• Taeg, ovvero il tasso annuo effettivo globale.
• Causale degli oneri e relativo importo esclusi dal Taeg.
• Garanzie eventuali richieste.
• Coperture assicurative.

La stessa normativa prevede anche che nel momento in cui viene stipulato il contratto, venga anche sottoscritta una copertura assicurativa sul "rischio impiego" e una sulla vita. la prima è in grado di coprire eventuali perdite del posto di lavoro. Chiaramente questo tipo di polizza non interviene nel momento in cui sia il lavoratore dipendente a presentare le dimissioni. In questo caso è previsto comunque il diritto di rivalsa sul lavoratore.

Entrando nel dettaglio possiamo vedere che in caso di licenziamento la finanziaria verrà rimborsata in via primaria attraverso il TFR maturato. Nell'ipotesi che l'ammontare del TFR non fosse sufficiente a coprire la quota di capitale residuo, interverrebbe la polizza sulla vita sottoscritta contestualmente al contratto di cessione del quinto. La copertura sulla vita invece, interviene ovviamente in caso di decesso del debitore. Gli eventuali eredi non saranno oggetto di alcun diritto di rivalsa.

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