Il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”) – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, quotato nel segmento STAR di Borsa Italiana – riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Angelo Mastrolia ha esaminato ed approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2020.
I dati 2020 di Centrale del Latte d’Italia evidenziano i migliori risultati annuali di sempre in termini di utile netto e crescita dell’EBITDA.
Nel primo anno del nuovo Piano Industriale la Società ha raggiunto risultati nettamente superiori alle previsioni di budget, anticipando di un anno il ritorno all’utile e con un livello di profittabilità (EBITDA margin) mai raggiunto in precedenza e pari al 10,1%.
CLI chiude l’esercizio 2020 con ricavi pari a Euro 180,6 milioni, in crescita del +3,1% rispetto a Euro 175,1 mln dell’esercizio 2019. L’incremento dei ricavi beneficia di un trend positivo dei consumi domestici e dell’ingresso nel Gruppo Newlat, che ha moltiplicato le opportunità sia a livello commerciale che operativo e gestionale.
L’EBITDA si attesta a Euro 18,3 milioni, in netto miglioramento (+183,2%) rispetto Euro 6,6 milioni del 2019. Su questo versante ha inciso il forte decremento di alcuni costi per l’approvvigionamento di beni e servizi, primo fra tutti quello relativo al costo della materia prima ed il packaging e la rivisitazione dei contratti con i principali fornitori.
L’EBIT risulta positivo per Euro 7,4 milioni, in forte crescita (+240,5%) rispetto al 2019 in cui era negativo per Euro 5,3 milioni.
L’utile netto raggiunge Euro 4,1 milioni, in crescita del 163,5% rispetto alla perdita netta di Euro 6,5 milioni del 2019.
La posizione finanziaria netta è in miglioramento di Euro 15,4 milioni: passa da Euro -72,9 mln del 2019 a Euro -57,8 milioni di a fine esercizio 2020 ante applicazione del principio IFRS 16 (negativa per Euro 61,2 milioni dopo l’applicazione del principio IFRS 16). Il rapporto PFN/ Patrimonio Netto è pari a 1. La forte generazione di cassa e l’elevato livello di cash conversion pari a circa l’84% dell’EBITDA generato sono frutto esclusivo del positivo andamento operativo della società.
Il Presidente Angelo Mastrolia ha commentato: “Il 2020 è stato per Centrale del Latte d’Italia un anno storico, il migliore di sempre in termini di performance sui ricavi, utile netto raggiunto, crescita dell’EBITDA e miglioramento della posizione finanziaria netta. A soli 8 mesi dall’ingresso nel Gruppo Newlat, constatiamo con soddisfazione di aver accelerato l’implementazione delle attività definite nel piano industriale, grazie alle molteplici sinergie che si sono create, moltiplicando le opportunità a livello commerciale, operativo e gestionale. Le attività avviate sia da un punto di vista commerciale che produttivo continueranno a generare valore nel 2021 e proseguiremo nel percorso d’integrazione che ha portato alla creazione del terzo operatore italiano del settore Milk & Dairy”.
Ricavi per famiglie di prodotti
Nell’esercizio 2020, CLI ha realizzato ricavi per Euro 180,6 milioni, in crescita del 3,1% rispetto a Euro 175,1 mln dell’esercizio 2019.
Il Gruppo CLI ha rafforzato le posizioni di mercato confermandosi terzo polo italiano del latte con una quota di mercato italiano a valore dell’8,0 % nel settore latte fresco + ESL e del 4,1 % nel settore latte a lunga conservazione.
In Piemonte - Valle d’Aosta, Toscana, Liguria e Veneto, il Gruppo mantiene una posizione di leadership con quote di mercato nelle quattro regioni pari al 30,1 % nel settore latte fresco + ESL e del 15,2% nel settore latte a lunga conservazione (Fonte IRI Infoscan Iper+Super+LSP al 31 dicembre 2020).
È proseguita con successo l’attività di sviluppo delle esportazioni anche nel canale del commercio online ed è continuata con successo l’esperienza del flagship store virtuale cinese su Tmall, la più grande piattaforma b-to-c (business to consumer) di e-commerce del Gruppo Alibaba.
Inoltre, nel 2020 si è registrato un forte incremento (+69,8%) nelle vendite dei prodotti a base vegetale.
Tale incremento è frutto di una politica commerciale volta al rafforzamento della presenza nel mercato plant-based drinks nonché di una maggiore domanda dei prodotti a base vegetale. Nel 2021 CLI prospetta una ulteriore crescita delle proprie quote nel suddetto mercato.
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Dal 1° gennaio 2021 è stato stipulato un contratto di affitto di ramo d’azienda tra Centrale del Latte d’Italia e Newlat Food S.p.A. (“Newlat Food”), attraverso cui le realtà lattiero-casearie del gruppo Newlat Food, ovvero i marchi Polenghi, Giglio, Optimus, Matese, Centrale del Latte di Salerno, Ala, Torre in Pietra, Fior di Salento e gli stabilimenti di Lodi, Reggio Emilia e Salerno oltre a 6 depositi, vengono cedute in affitto a Centrale del Latte d’Italia.
Dopo la chiusura dell’esercizio CLI ha proseguito il programma di investimenti finalizzati a riqualificare ed implementare la sede operativa di Torino.
EVOLUZIONE DELL’ATTIVITA’
La società ha l’obiettivo di mantenere ed incrementare la redditività attraverso il consolidamento delle proprie quote di mercato, anche attraverso il presidio di nuovi canali distributivi, il lancio di prodotti innovativi e il rafforzamento dello sviluppo dell’export.
Nuovi stimoli e opportunità si concretizzeranno anche attraverso lo sviluppo delle attività giunte dal Gruppo Newlat attraverso l’affitto di ramo d’azienda, rafforzando la presenza di CLI su tutto il territorio nazionale. Nel 2021 proseguirà inoltre la semplificazione delle strutture organizzative e l’attività di razionalizzazione dei costi.
Dall’inizio della pandemia CLI è stata in grado di fornire, nonostante l’elevata complessità del periodo, risposte adeguate alle nuove esigenze di mercato in termini di servizi e prodotti.
La stessa determinazione ha permesso alla società di mettere in atto una gestione attenta del circolante e dei costi operativi, rafforzando la propria flessibilità e mantenendo prioritari la soddisfazione del cliente e dei propri dipendenti.
Tutte le operazioni condotte durante l’anno hanno consentito alla Società di raggiungere ottimi risultati in termini di marginalità e creazione valore per i propri azionisti, tendenza continuata nei primi mesi del 2021.
Su queste positive basi, sebbene permanga una situazione di pesante incertezza sulla futura evoluzione del fenomeno Coronavirus, la Direzione di Centrale del Latte d’Italia rinnova la propria piena fiducia nella prosecuzione del rafforzamento della marginalità e della liquidità.