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Economia e lavoro | 18 marzo 2021, 15:23

Rivoli, nel mondo dell'automazione si rafforza il Gruppo DKC: acquisito il 100% di Sati

Siglato il 26 febbraio l'accordo che comprende anche Sati Tunisia e Procan

Gian Luca Marchi Boschini

Gian Luca Marchi Boschini

Un'iniziativa che rafforza, ma soprattutto che offre uno spiraglio di ottimismo in un periodo come questo in cui tutto sembra sospeso (e incerto). Si tratta dell'operazione messa in atto dal Gruppo DKC, operante nel settore della canalizzazione metallica (per elettrotecnica e automazione), che ha acquisito il 100% delle quote azionarie di Sati Italia, Sati Tunisia e di Procan.

Un passaggio siglato lo scorso 26 febbraio, che vede adesso Gian Luca Marchi Boschini, già membro del Consiglio di Amministrazione di DKC, assumere la guida di Sati Italia, affiancato dal direttore generale, Giuseppe Chiarlo e dal CFO, Roberto Tassone.

Un accordo che ha radici lontane: i primi passi, infatti, sono stati compiuti già alla fine dello scorso anno con l’ingresso nel capitale sociale di queste società, con lo scopo di mettere in sinergia professionalità, know-how e presidio del territorio e rispondere alle esigenze del mercato.

Sati Italia, dalla sua sede di Rivoli e con 4 filiali operative dislocate sul territorio nazionale, opera fin dagli anni ‘60 nel settore dell’impiantistica elettrica industriale, con una importante specializzazione nei sistemi di canalizzazione metallica porta cavi. Dal 2007, la fondazione di Sati Tunisia ha portato a un ulteriore sviluppo nel mercato nordafricano.

DKC ha dato seguito alla sua vocazione di crescita e sviluppo trasversale inglobando nel proprio Gruppo realtà che possano garantire una costante implementazione della propria offerta, grazie ad una gamma di prodotti e soluzioni all’avanguardia frutto di un’attenta analisi delle evoluzioni del mercato e delle prospettive ad esso connesse. “Creare sinergia di competenze e know-how è una strategia che caratterizza da sempre il nostro Gruppo – ha dichiarato Gian Luca Marchi Boschini -. L’ingresso in DKC di Sati Italia, unitamente alle connesse Sati Tunisia e Procan, è stato siglato in un’ottica di continuità operativa attraverso la forte e consolidata esperienza di Sati nell’ambito dell’impiantistica elettrica. Con questa nuova partnership, possiamo dunque definirci a tutti gli effetti come il più grande Gruppo italiano sul mercato della canalizzazione metallica, con soluzioni tecnologiche e di servizio di altissimo livello”.

Quella di DKC è invece una storia che dura ormai da oltre vent'anni. Dagli esordi nel 1998, con il primo stabilimento a Tver (in Russia) per la produzione di tubi corrugati da parte di un management italiano, DKC è arrivata in Italia nel 2008, in piena crisi economica nazionale, scommettendo sul mercato locale con l’apertura di DKC Europe e attuando una fortunata politica di acquisizioni che ha portato all’integrazione di importanti realtà del settore, consolidandosi progressivamente e generando fiducia nel tessuto economico del Paese. "L’acquisizione di Sati Italia è conferma ed evoluzione allo stesso tempo di un processo di espansione e di consolidamento con la filiera del materiale elettrico, incentrato su integrazione e sviluppo industriale in un mercato che richiede partnership sempre più integrate e performanti - si legge in una nota ufficiale diffusa dall'azienda -. Con questa acquisizione si pone fine ad una turbativa di mercato che dura da anni e rafforza la collaborazione di DKC con i distributori di materiale elettrico che da sempre la contraddistingue".

Oggi DKC è uno dei più forti gruppi del settore, con un fatturato consolidato 2020 di USD 440 milioni, con oltre USD 90 milioni di investimenti negli ultimi tre anni; 40 tra stabilimenti e magazzini nel mondo e 22 sedi in 8 nazioni, di cui 14 in Italia, e oltre 3.700 dipendenti nel mondo, mentre DKC Europe – la divisione operativa in Italia – ha ottenuto nel 2019 un posto di prestigio nelle Top 100 Eccellenze Italiane del settore manifatturiero. 

M.Sci

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