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Politica | 16 aprile 2021, 07:07

Fondi europei in arrivo, Torino punta ad assumere e a migliorare la "macchina amministrativa"

Dopo i 70 milioni in arrivo per React-EU da spendere entro il 2023, la città dovrà saper cogliere le nuove sfide in arrivo con Next Generation e con la programmazione Pon Metro 2021-2027

Esterno del Parlamento Europeo

Torino al banco di prova di Next Generation e programmazione Pon Metro 2021-2027

Ripartire, allocare e utilizzare al meglio i fondi europei: sarà questa, per Torino, una delle sfide principali da affrontare nei prossimi anni. Per farlo, la Città si è data un obiettivo ben preciso, ovvero quello di rinforzare la macchina amministrativa per non disperdere queste enormi potenzialità.

L'imperativo: non disperdere risorse

Tutto questo in vista dei 70 milioni di React-EU da spendere e rendicontare entro il 2023 ma, soprattutto, in vista delle risorse di Next Generation-EU e della programmazione Pon Metro 2021-2027: “Quest'ultima - ha sottolineato l'assessore all'innovazione Marco Pironti avrà un impatto molto rilevante perché definirà le nuove linee di sviluppo grazie a oltre 130 milioni di euro. La macchina amministrativa dovrà essere rafforzata non solo numericamente ma anche in termini di competenze; il piano triennale di assunzione di 1000 giovani talenti va proprio in questa direzione”.

Il rischio, se la città non sarà in grado di far fronte alla mole di lavoro, è quello di sprecare preziose opportunità: “La programmazione Pon Metro nazionale 14-20 - ha aggiunto il dirigente dell'area innovazione, fondi europei e sistemi informativi del Comune Gianfranco Presuttipoteva contare su 840 milioni ma ne sono stati utilizzati e rendicontati solamente il 50%. La sfida principale, a proposito, sarà proprio quella di aumentare la capacità amministrativa e di spesa: non sarà semplice, siamo preoccupati ma ci impegneremo per non far perdere queste risorse alla città”.

React-EU: tempi stretti e vincoli rigidi

Tornando all'attualità, la risposta alle richieste di spiegazioni sulla mancata condivisione con il Consiglio Comunale degli impieghi dei fondi React va ricercata nelle rigide regole imposte a livello comunitario: “Il nome stesso - ha precisato Pironti – indicava la necessità di una reazione veloce, per questo i progetti selezionati sono stati valutati non in base a scelte politiche ma su esigenze espresse già negli anni precedenti e sulla loro effettiva fattibilità. La clessidra sta già scorrendo da gennaio, per questo abbiamo optato per un governo politico forte in grado di velocizzare la trasmissione alla macchina amministrativa che prenderà in carico le progettualità: sull'edilizia scolastica – per cui verranno investiti 25 milioni - abbiamo trovato la collaborazione della Città Metropolitana e delle Circoscrizioni”.

Stesso discorso per quanto riguarda la scelta dei settori: “Oltre al vincolo temporale - ha concluso invece Presutti – per cui non sono ammesse deroghe, il miliardo destinato complessivamente all'Italia dava priorità al verde e all'innovazione, seguiti da resilienza e coesione: per le ultime due voci sono stati previsti 8 milioni in proporzione ai 100 destinati a livello nazionale”.

Marco Berton

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