Torino si mette sempre più in luce quando si tratta di economia a impatto sociale. Quelle attività, cioè, che accanto a una sostenibilità economica abbinano anche una ricaduta positiva sul territorio e sulla società in cui operano. Si è costituito oggi il Comitato Promotore della prima Borsa dell’Impatto Sociale, un mercato azionario e obbligazionario sperimentale nel quale si tratteranno titoli caratterizzati da elevato impatto sociale e pensato per favorire l’accesso ai capitali da parte delle organizzazioni dell’economia sociale. Il Comitato è da questo momento aperto alla partecipazione dei soggetti interessati.
La cositituzione segue lo studio di fattibilità realizzato dal gruppo di lavoro, composto da Camera di commercio di Torino, Borsa Italiana, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Centro Internazionale di Ricerca sull’impatto sociale Tiresia del Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università di Torino, Fondazione Denegri, Fondazione Cottino e la società Avanzi. Ciascun soggetto del gruppo ha portato un contributo di competenze per lo sviluppo del progetto, arricchendo la discussione interna.
Tra le sedi possibili della Borsa Sociale e di eventuali attività di accompagnamento, costruzione del mercato, animazione e formazione, c’è l’ipotesi dell’edificio della ex Borsa Valori di Piazza Valdo Fusi, di proprietà della Camera di commercio di Torino.
La città della Mole punta a ospitare il G20 di settore
Nel 2021, inoltre, Torino raccoglie i frutti degli investimenti degli ultimi anni e consolida la sua posizione di leader internazionale dell’economia sociale. In questo quadro si inserisce la richiesta al Governo di portare a Torino la riunione dedicata all’economia sociale del G20, la cui Presidenza è nel 2021 gestita dall’Italia.
Il modello di Torino è basato sull’idea che, all’intersezione tra la storica vocazione all’imprenditorialità sociale della città, la densità di capacità tecnologiche e la presenza di importanti investitori finanziari orientati all’impatto sociale, risieda un’opzione di sviluppo sociale ed industriale cruciale. La strategia è realizzata attraverso Torino Social Impact, una coalizione promossa dal Comune di Torino, dalla Camera di commercio di Torino e dalla Compagnia di San Paolo, che comprende oltre 130 tra soggetti pubblici, organizzazioni del terzo settore, imprese e istituzioni finanziarie, nata per sperimentare una strategia di sviluppo dell’imprenditorialità ad elevato impatto sociale ed intensità tecnologica nell’area metropolitana. “Il 2021 è un anno di svolta per Torino Social Impact. Torino è riconosciuta a livello mondiale come una delle città nelle quali si stanno sperimentando i più avanzati e innovativi modelli di economia sociale – dichiara Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact -. La sfida è quella di inaugurare una nuova stagione di politiche industriali e di sviluppo locale, innescate dalla convergenza tra opportunità tecnologiche e imprenditorialità votata all’impatto sociale, ovvero imprenditorialità capace di perseguire intenzionalmente obiettivi di rendimento economico ed impatto sociale. C’è un mercato, quello dei bisogni per cui la spesa privata sta aumentando esponenzialmente, c’è un’imprenditorialità radicata, diffusa e pronta a sfruttare le opportunità tecnologiche per rispondere in modo innovativo a questi bisogni, c’è un sistema finanziario che sta specializzando la propria offerta per sostenere questo tipo di imprese orientate all’impatto sociale. Se questo non rappresenta un’opportunità di politica industriale è difficile immaginare cos’altro possa esserlo”.
Nell'attesa, giovedì 29 aprile Torino Social Impact sarà protagonista dell’evento on line europeo Partnerships for maximizing social impact, essendo stata selezionata dalla Commissione Europea per organizzare una delle sessioni principali della conferenza; nel corso del lavoro di definizione del EU Action Plan For the Social Economy, che sarà approvato nel 2021, il EU Commission Expert Group on Social Economy and Social Enterprises ha più volte indicato Torino Social Impact come modello virtuoso, recentemente entrato a far parte della European Cluster Platform.
Inoltre, la Commissione Europea ha recentemente assegnato alla Città di Torino il compito di guidare uno dei sette Social Innovation Competence Centre che verranno creati in Europa, unico a livello nazionale, nel quadro del programma EU-EaSi per l'occupazione e l'innovazione sociale;
E sempre Torino è stata la prima città finanziata dal Governo Italiano attraverso il Fondo Innovazione Sociale e qui è nato il primo Centro di Competenze per la Misurazione dell’Impatto Sociale al servizio dell’ecosistema locale, per promuovere metriche e pratiche di misurazione dell’impatto sociale funzionali allo sviluppo dell’economia sociale.
I giganti mondiali hanno già "scelto" Torino
Come noto, infine, Ashoka, la più grande e importante rete mondiale di innovatori e imprenditori sociali, ha scelto di organizzare a Torino nel 2021 il proprio Changemaker Summit Globale, che porterà in città in inverno oltre duemila innovatori sociali da tutto il mondo. Mentre il Global Steering Group for Impact Investing, la più grande e importante rete di investitori finanziari per l’impatto sociale del mondo, ha scelto Torino per il primo Leadership Meeting in presenza; Torino Social Impact, nell’ambito del National Advisory Board Italy, è inoltre soggetto promotore della prima edizione del Impact Narrative Award del GSG For Impact Investing finalizzato alla selezione delle migliori campagne di comunicazione nei 32 paesi del network internazionale. Obiettivo del premio è migliorare la comprensione dell’impact investing e aumentare la consapevolezza del suo potere trasformativo attraverso un processo di alfabetizzazione e narrazione condivisa.