Il 30 giugno per avere una parola chiara e definitiva sul progetto Italcomp e sul destino delle 400 persone che lavoravano allo stabilimento ex Embraco di Riva di Chieri.
Urgenza e prospettive
"Ci aggiorneremo ogni settimana per fare il punto della situazione - dice il Governatore Alberto Cirio - ma c'è un tema emergenziale e uno di prospettiva. Il primo è legato alla scadenza della cassa integrazione, fissata per il 21 luglio. Un'eventualità che vogliamo scongiurare a ogni costo. Se non parte il progetto di Italcomp cesserebbe ogni tipo di sostegno, ma dal Governo arriverà domani o dopodomani la norma di legge nel nuovo decreto per altri 6 mesi di prolungamento della cassa integrazione. Ho parlato poco fa col ministro Orlando e me lo ha confermato".
Prospettive: privato anche al 30%
"Ma noi vogliamo arrivare a una soluzione, non allungare di sei mesi un'agonia - prosegue Cirio - e in questo caso ho parlato col ministro Giorgetti che si dice disponibile a proseguire nel progetto Italcomp, anche se ci sono difficoltà sull'individuazione di un partner privato che al momento non c'è. E l'Europa non consente un'iniziativa completamente pubblica. Ma il ministro si dice disponibile a fare scendere la quota dal 50 fino al limite minimo del 30%".
Ultimatum al 30 giugno, altrimenti piano B
"Non possiamo però svegliarci a novembre e scoprire che non ci sono soluzioni alternative. E come amministrazione regionale, insieme ai sindacati, vogliamo che entro il 30 giugno si definisca il nome del privato. Dobbiamo avere il tempo per cercare soluzioni alternative, altrimenti. Anche l'arcivescovo Nosiglia è pronto a firmare e chiederemo anche alla sindaca Appendino".
"La notizia, data per certa dal Presidente Cirio dopo aver parlato con i Ministri Giorgetti e Orlando, della proroga degli ammortizzatori, dà sollievo ai lavoratori della ex Embraco, ma ovviamente non è la soluzione", sottolinea Francesca Frediani, Consigliera Regionale del Movimento 4 Ottobre Piemonte. "Senza un intervento forte della politica per il rilancio definitivo del polo industriale il rischio è che a novembre ci si trovi punto a capo. In gioco continua ad esserci il destino di 400 famiglie piemontesi".
Sicchero: "Anche gli imprenditori locali pronti a dare una mano"
Tra i presenti al vertice, anche il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero. "Ora tutti quanto dobbiamo lavorare affinché Italcomp diventi qualcosa di concreto, e speriamo che l’ipotesi di abbassare la quota di partecipazione dei privati possa servire ad uscire da questo stallo. Senza dimenticarci, però, degli imprenditori del nostro territorio che, se sostenuti con specifiche incentivazioni magari attingendo al fondo Escrow, potrebbero assumere una quota dei lavoratori ex Embraco. Le 400 lettere di licenziamento sono una ferita e una sconfitta non solo per 400 famiglie ma per tutto il Chierese".
Grimaldi (LuV): "Serve un'alternativa agli investitori privati"
"La proroga degli ammortizzatori, ora confermata, è di sicuro una buona notizia, ma significherà solo temporeggiare se non sarà finalizzata alla rioccupazione e quindi alla realizzazione del progetto Italcomp", dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi. "Ora il Governo sembrerebbe disposto ad aumentare l'investimento pubblico del 70%, tuttavia il Ministro Giorgetti continua a ripetere che l'investitore privato per il restante 30% non si trova. Che cosa si pensa di fare? Serve un'alternativa credibile, in grado di mettere in sicurezza i lavoratori di Riva di Chieri e Belluno".