Dopo ventun anni e due mesi alla guida della Pro loco di Bricherasio, la prossima riunione annuale dei soci – in programma venerdì 18 giugno – non sarà più presieduta da Severino Morero ma da un ventiduenne che si è conquistato la fiducia dell’associazione. Dal 15 marzo, infatti, Morero è diventato il vice presidente dell’associazione a cui ha dedicato buona parte del suo tempo negli ultimi decenni: “Avevo voglia di smettere – rivela –: la nostra è un’associazione molto attiva e il ritmo di lavoro è serrato. Finita una festa, infatti, inizia la preparazione di un’altra”. Il nuovo presidente, Alberto Godino, è entrato in Pro loco nel 2012: “Da anni Severino mi ha dato fiducia – dichiara – e, assieme a tutti noi, ha creduto che fosse il momento buono per iniziare un ricambio generazionale”. La presenza di Godino è un riferimento per molti in paese, sia nei momenti spensierati sia in quelli più delicati. Lavora infatti nella ditta di onoranze funebri della famiglia e da anni, sotto Natale, apre le porte di casa ai visitatori del presepe che prepara con la nonna. È attivo in molti gruppi – gli Amici del presepe, il coro parrocchiale, l’associazione carnevalesca di Luserna San Giovanni – e cucina per bambini dell’oratorio durante i soggiorni estivi. Inoltre “Sono sempre a disposizione per indossare il gilet e fermare le auto con la paletta durante le manifestazioni organizzate dall’Avis” sorride.
Una delle eredità più preziose che le vecchie generazioni della Pro loco di Bricherasio lasciano alle nuove è il magazzino in piazza don Morero: “È una delle soddisfazioni più grandi che ci siamo presi in questi anni – ammette Severino –, era il sogno dei miei predecessori che abbiamo concretizzato e inaugurato nel 2016”. Avere tutta la strumentazione necessaria concentrata in un solo posto semplifica l’attività dell’associazione: “Prima l’attrezzatura era suddivisa in tre o quattro luoghi diversi e capitava spesso che dopo aver cercato a lungo un oggetto in uno di quei posti, scoprivi che era custodito in un altro”. Una soddisfazione importante è stata anche veder crescere le manifestazioni che si spera di poter riprendere: “La ‘Mangia e Cammina’ ad esempio: siamo partiti 26 anni fa con 180 partecipanti per arrivare ai 1.300 delle ultime edizioni” ricorda Severino.
Godino si trova ora a dover prendere le redini dell’associazione in un momento critico: “In media i soci ogni anno erano 160/170, dal 2020, a causa della crisi indotta dalla pandemia, molti però non hanno rinnovato la tessera”. Il suo auspicio è che la Pro loco inizi ad attrarre nuove generazioni: “I consiglieri giovani sono ancora in minoranza, bisogna quindi lavorare sul ricambio generazionale – ammette Godino –. So che saranno necessari ancora diversi mandati prima di veder crescere il numero dei giovani ma l’associazione ha bisogno di loro: della loro energia, delle loro idee, delle loro competenze burocratiche e dimestichezza con i mezzi digitali”. È invece alle vecchie leve della Pro loco che Severino rivolge il suo ringraziamento: “Sono grato per il lavoro dei collaboratori e delle loro mogli, nonché per quello di tutte le persone che hanno dato una mano pur non essendo iscritti all’associazione”.