/ Politica

Politica | 23 luglio 2021, 13:47

Eutanasia legale, Torino e Piemonte primi per firme. Appello però al Pd: "Dateci una mano"

Il capogruppo di LUV Grimaldi: "Depositato in Consiglio Regionale proposta per chiedere il referendum anche attraverso lo strumento delle Regioni"

Associazione radicale Adelaide Aglietta

La conferenza dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta

Piemonte e Torino, rispettivamente, prima regione e città d'Italia per numero di firme sul referendum per l'eutanasia legale. E nei prossimi giorni si registrerà probabilmente una crescita alla luce del sostegno pubblico su Instagram di Chiara Ferragni. 

"In Città Metropolitana 14.500 firme, di cui solo 10mila a Torino"  

"A livello nazionale - ha spiegato Patrizia De Grazia, Coordinatrice dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta - siamo vicini alle 200 mila sottoscrizioni. In Città Metropolitana ne sono state raccolte oltre 14.500, di cui solo 10mila a Torino". Numeri positivi, ma l'obiettivo resta ancora lontano. Entro il 30 settembre, anche se probabilmente verrà prorogata la scadenza al 30 ottobre, bisogna raccogliere 500 mila sottoscrizioni per poter indire il referendum. Per questo motivo nel weekend verrà promossa una mobilitazione straordinaria: in via Garibaldi, all'angolo con via San Dalmazzo, verrà allestito un banchetto dalle 8 di mattina dove sarà possibile firmare. 

Appello al Pd: "Mettete a disposizione vostra macchina organizzativa per referendum" 

Il vero ostacolo resta ancora la scarsità di autenticatori. In queste settimane hanno dato la loro disponibilità moltissimi consiglieri comunali e regionali del M5S e LUV, così come avvocati. Ma De Grazia lancia un appello al Pd: sinora solo il segretario metropolitana Mimmo Carretta si è messo personalmente a disposizione. "Con la loro macchina organizzativa saremo sicuri di raggiungere l'obiettivo: è una responsabilità istituzionale mettersi a disposizione". 

Grimaldi: "Proposta per chiedere referendum attraverso Piemonte" 

E il capogruppo regionale di LUV Marco Grimaldi ha annunciato una sua iniziativa politica.  "Ogni giorno - ha spiegato - ci sono malati terminali che si suicidano in condizioni terribili, persone alle quali la legge italiana nega la possibilità di essere accompagnati alla fine della vita senza soffrire, condannando al carcere chi li aiuta. Per questo serve un referendum per abrogare parzialmente l’articolo 579 del codice penale che di fatto impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale nel nostro Paese".

"Ho appena depositato in Consiglio Regionale - ha aggiunto - una proposta di delibera per chiedere il referendum anche attraverso lo strumento delle Regioni".

Cuneo prima per firme per città sotto i 250 mila abitanti 

E sul fronte dei firmatari, la maggioranza sono donne e giovanissime under 25. A livello piemontese, dopo Torino, fa la parte del leone Cuneo. Come ha sottolineato il Coordinatore della campagna eutanasia piemontese Filippo Blengino,  il capoluogo della Granda - con 3.068 adesioni - è la prima città in Italia sotto i 250 mila abitanti per numero di firme. Bene anche Asti, dove sono state raccolte 718 adesioni.

Cinzia Gatti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium