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Economia e lavoro | 13 novembre 2021, 15:08

Aperto il bando per i lavoratori in disagio economico dimenticati dal Governo: previsto un contributo di 600 euro una tantum

Per l'assessore al Lavoro Chiorino “un atto concreto per quei lavoratori più fragili che si sono trovati senza reddito ed esclusi dai decreti governativi”

L'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino

L'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino

E’ancora una volta la Regione Piemonte che si pone in prima linea a supporto di lavoratori e famiglie. Persone in forte disagio economico, completamente dimenticati dal Governo e che stanno ancora pagando il prezzo di una crisi dettata dalla pandemia”. Così l’assessore al Lavoro Elena Chiorino in occasione dell’apertura del bando a sostegno dei lavoratori che resterà aperto da venerdì 12 novembre fino alle prossimo 7 dicembreLo stanziamento messo a disposizione della Regione è di 9.252,600 euro.

 

La misura prevede l’assegnazione di un contributo una tantum di 600 euro, rivolto agli esclusi dagli ammortizzatori sociali o che hanno subito una riduzione della retribuzione a causa della sospensione (o della cessazione) della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo 2020 a maggio 2020Sono 15 mila i potenziali beneficiari del contributo messa a bilancio dall’Assessore al Lavoro.

 

CHI PUO’ ACCEDERE AL CONTRIBUTO

Possono fare domanda solo alcune tipologie di lavoratori residenti o domiciliati in Piemonte almeno dal mese di marzo 2020: lavoratrici/lavoratori che non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale da marzo a dicembre 2020 (sospesi da imprese per cessata attività senza stipendio e senza CIG, nell’impossibilità di licenziarsi per accedere alla Naspi); lavoratrici/lavoratori degli appalti delle pulizie, servizi scolastici ed educativi anche della cultura e dei poli museali, nonché lavoratrici/lavoratori dello spettacolo che, in ragione dell’orario di lavoro contrattuale ridotto fino ad un massimo di venti ore settimanali, hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali in misura residuale a causa della sospensione o della cessazione della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020; lavoratrici/lavoratori occasionali con reddito inferiore di 5.000 euro e non iscritti alla gestione separata che, nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020, hanno cessato o sospeso la prestazione lavorativa e non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale; tirocinanti, il cui tirocinio - svolto presso imprese con sede dell’attività in Piemonte - si è definitivamente interrotto prima della scadenza naturale nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020; lavoratrici/lavoratori stagionali che non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020.

 

redazione

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