E’ giunta al termine anche quest’anno la tradizionale “Fera dij Còj” di Settimo Torinese, che ha come protagonista dal lontano 1848 il prodotto tipico della città: il cavolo.
L’anno scorso, a causa della pandemia, la fiera autunnale di Settimo era stata annullata nel rispetto del DPCM del 3 novembre 2020, che vietava sagre e/o fiere nel difficile momento della seconda ondata. L’edizione di quest’anno ha ridato vita alla città e alle sue tradizioni con due giorni di festa, sabato 20 e domenica 21 novembre, con bancarelle, prodotti tipici, e tante altre specialità, radunando per le vie del centro migliaia di visitatori.
Ad attrarre, soprattutto, sono stati i sapori proposti al pubblico dai numerosi banchi gastronomici, affiancati dai diversi produttori artigianali.
Fondamentale come sempre è stata la collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, l’Associazione Turistica Pro Loco di Settimo Torinese, le Associazioni locali e dei Circoli didattici settimesi, che hanno presenziato con i propri stand.
Oltre alle vie del centro, la Fiera ha coinvolto anche la Biblioteca Archimede in cui sono state organizzate attività per i più piccoli, come le letture animate di magia.
Per tutto il periodo della Fiera, inoltre, si è tenuto il Raduno Camperistico in Piazza Freidano a cura del Camper Club “La Granda” sezione Alpi.
Un’occasione, la fiera di quest’anno, per tornare a respirare, in parte, un po’ di normalità dopo il lungo periodo sognato dalla pandemia e dalle relative restrizioni. Un periodo che ci deve insegnare a non abbassare la guardia, soprattutto in questo momento in cui si torna a parlare di eventuali zone gialle e nuove possibili restrizioni.