Due incidenti mortali sugli sci tra le nevi dell'Alta Valle di Susa sono stati al centro di un processo terminato oggi a Torino con una condanna a sei mesi di reclusione. I casi sono quelli di Giovanni Bonaventura, ingegnere siciliano deceduto nel gennaio del 2018 a 31 anni, e della piccola Camilla Compagnucci, romana, di 9 anni, che perse la vita il 2 gennaio 2019.
L'imputato, Vittorio Salusso, ex direttore tecnico della Sestrieres Spa, è stato riconosciuto responsabile solo per la prima vicenda, ed è stato assolto (su richiesta della stessa procura) per la seconda. Nel corso del processo sono stati acquisiti nuovi elementi ed è emerso che l'assetto delle piste, costato la morte di Camilla, fu modificato quando Salusso aveva già lasciato l'incarico. Gli altri imputati - tutti della Sestrieres spa - avevano patteggiato all'udienza preliminare una condanna convertita in una pena pecuniaria.
"Non abbiamo mai voluto - hanno commentato i genitori della bambina, Arianna e Francesco - che i responsabili pagassero più di quello che meritavano. Però si poteva non convertire la condanna. Non è una questione di soldi. Noi ci siamo battuti perché cose come queste non succedano più, e una pena detentiva è un deterrente".