L’annuncio è stato dato venerdì a Rorà, durante una riunione tra rappresentanti della Città metropolitana di Torino e i sindaci della Val Pellice: la Cmt programmerà uno o più incontri con i pastori per la questione lupo.
“Li organizzeremo da marzo in là, quando avremo in mano i dati del monitoraggio del progetto Life Wolfalps, che ha fatto un censimento dei lupi, e racconteremo i risultati, confrontandoci anche sulla situazione, raccogliendo le opinioni dei pastori – racconta Elena Di Bella, dirigente della Cmt –. Partiremo dalla Val Pellice che è una delle zone più toccate dal fenomeno delle predazioni, ma poi passeremo ad altre zone come la pianura o il Canavese”.
In Alta Valle il tema del lupo è un argomento caldo, con i pastori che da anni chiedono piani di contenimento: “Nell’ultimo anno abbiamo registrato 60 capi ovini predati e 30 dispersi durante gli attacchi dei lupi. Ma non tutti hanno denunciato, quindi i numeri sono più grandi” lamenta il sindaco di Villar Pellice Lilia Garnier, che sostiene le posizioni degli allevatori.
“Il progetto Life Wolfalps conta su un gruppo di esperti, a cui i pastori possono rivolgersi già prima dell’incontro della prossima primavera per gestire il fenomeno delle predazioni. Basta contattare la Città metropolitana. Questi esperti possono dare consigli e indicazioni su come affrontare il problema e fornire delle recinzioni per difendere le greggi” sottolinea Di Bella.














