Ne ha per tutti. Da destra a sinistra. Da un lato la consigliera regionale Alessandra Binzoni e l’assessore regionale Maurizio Marrone (Fdi), dall’altro il sindaco torinese Stefano Lo Russo. Il primo cittadino di Pinerolo, Luca Salvai, interviene a gamba tesa, con un post sul suo profilo Facebook, sullo sgombero di ieri del centro sociale Askatasuna nel capoluogo.
“Hai sbagliato tutto”
Salvai boccia il sostegno di Lo Russo all’operazione, senza mezzi termini: “Al sindaco di Torino purtroppo questa volta devo dire che ha sbagliato tutto. Sindaco, oggi hai rinunciato a creare un ponte permettendo la soppressione di uno spazio che era parte integrante della città e che ha dato tanto, e nel bene e nel male ha contribuito alla crescita di moltissimi ragazzi e ragazze che lo hanno frequentato in questi tanti anni di dibattiti, iniziative, concerti, manifestazioni. Forse, sotto sotto, lo volevi anche tu, così come credo lo volesse la sinistra benpensante torinese da salotto buono, ma così facendo consegni la città a Marrone (papabile candidato del centrodestra per le elezioni comunali del 2027, ndr)”.
La visione Marrone-Binzoni
L’affondo ovviamente non risparmia gli avversari politici di Fdi: “La visione Marrone-Binzoni la conosciamo. Strade sicure, pulite e deserte. Ordine e sicurezza. Tutto incasellato perfettamente dove ciascuno è funzionale al sistema, dove le case popolari anziché ristrutturarle si danno ai privati, dove il dissenso viene represso – incalza –. Ogni grande città ha i suoi spazi sociali, i suoi spazi liberi dove si genera dibattito, protesta, lotta. Sopprimerli con la scusa che non si è trovata una soluzione burocratica non è la soluzione. Forse è meglio creare dialoghi, cercare le soluzioni affinché anche chi non è in linea con l'idea al potere in quel momento possa esprimersi e trovare i suoi spazi”.
“Non posso allontanare gli anziani del bridge”
Contro la cavourese Binzoni, Salvai calca la mano, dopo le sue dichiarazioni in cui si auspica uno sgombero analogo a quello dell’Askatasuna al Niño di via Midana a Pinerolo, uno spazio autogestito da un gruppo di persone, senza titolo a farlo. La questione è approdata nel Consiglio comunale del novembre 2023 con l’interrogazione del consigliere Dario Mongiello di Pinerolo Trasparente. Ed è stata discussa anche nella seduta del 26 novembre scorso. Mongiello ha chiesto aggiornamenti e l’assessore alla Partecipazione Luigi Carignano ha sottolineato come si fosse a un’impasse negli uffici, perché non era ancora stato stabilito chi dovesse occuparsi di stendere il bando per l’affidamento dello spazio.
“Auspicare che anche a Pinerolo venga fatta un'operazione come quella in atto in queste ore a Torino in riferimento ai locali di via Midana – argomenta Salvai – denota, oltre a una scarsa conoscenza della questione, il chiaro intendimento di una certa politica nel voler reprimere il dissenso utilizzando la scusa del ripristino a tutti i costi della legalità”. Il primo cittadino, nel suo post, riassume l’utilizzo: “I fruitori non ci dormono dentro, lo utilizzano saltuariamente per svolgervi attività diverse: riunioni, incontri, prove di cori, qualche concerto ogni tanto”. Ma questa, sottolinea, non è l’unica situazione di irregolarità in città: “I locali del Circolo Sociale 1806 attualmente sono fruiti da persone che li utilizzano senza una regolare concessione, perché proprio come per i locali di via Midana, per motivi diversi non siamo riusciti ancora a trovare una soluzione per sanare una situazione che negli anni si è complicata”. Ma secondo lui la soluzione non è il pugno duro: “Stiamo lavorando per trovare una soluzione per entrambe le situazioni, ma vi pare che sia il caso di mandare le squadre della celere, bloccare via Midana e sgomberare i locali del Nino mentre all'interno fanno le prove del coro anarchico? Oppure dovrei mandare i Carabinieri e allontanare gli anziani che al pomeriggio giocano a bridge al Circolo Sociale? Suvvia siamo seri! Al Circolo Sociale ci fanno i convegni di Forza Italia, non certo concerti punk”.














