Il complesso immobiliare che ospita l'ospedale di Settimo Torinese è ufficialmente in vendita. una notizia che piomba all'improvviso dopo che più volte l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, aveva smentito questa ipotesi.
"Icardi aveva ribadito in aula la volontà della Regione di tenere aperto e sotto il controllo pubblico il presidio sanitario di Settimo", ha spiegato oggi il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd), che ha presentato un'interrogazione urgente sulla vicenda. "Ora mi chiedo quando l'assessore Icardi sia venuto a conoscenza dell'iniziativa assunta da Saapa SpA, in liquidazione, ovvero la decisione di mettere in vendita il complesso immobiliare dove l’ospedale ha sede. Siamo di fronte a un fatto grave: lo sarebbe qualora l'iniziativa sia stata assunta a insaputa della Regione, ma lo sarebbe anche se la Regione avesse cambiato opinione sul destino dell’ospedale smentendo la volontà di controllo pubblico della struttura sanitaria e avallando la vendita senza confrontarsi con il Comune di Settimo".
La sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra, ha più volte ribadito la contrarietà del Comune alla dismissione totale ai privati. "Si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda", ha esortato la deputata del Partito Democratico Francesca Bonomo. "In un momento difficile come quello che stiamo attraversando, vista anche l’emergenza sanitaria che dura ormai da quasi due anni, abbiamo più che mai bisogno di presìdi sui territori. E la notizia della messa in vendita dell’Ospedale Civico di Settimo Torinese, invece, va proprio nella direzione opposta. Questo dimostra, ancora una volta, come la Giunta di centrodestra che guida il Piemonte continui a prendere decisioni senza la necessaria concertazione e condivisione, soprattutto su temi importanti come la sanità. Tutto questo è inaccettabile".
"La notizia della cessione dell'Ospedale è una notizia allarmante per i dipendenti, per il territorio e per i cittadini. Si pensava, infatti, che l’annosa vicenda che ha coinvolto un presidio ospedaliero importante e strategico si risolvesse, mantenendo l’ospedale pubblico, come avevano sollecitato i Sindaci della zona", ha dichiarato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo. "Il 24 novembre scorso – prosegue Gallo – l'assessore aveva assicurato che l’amministrazione regionale aveva intenzione di potenziare l'ospedale. Che cosa è successo? Perché si è deciso di mettere in vendita il presidio? In un momento in cui la sanità dovrebbe essere riorganizzata e potenziata questa decisione rappresenta un vulnus nell’intero sistema sanitario".
"Scopriamo con disappunto che l'Ospedale Civico di Settimo è stato messo in vendita: non ci è piaciuto né il metodo, con la pubblicazione della manifestazione di interesse sul sito della società subito prima di Natale e dopo l'ultima seduta del Consiglio, né il merito, dal momento che abbiamo sempre chiesto che la cessione fosse evitata, eventualità peraltro più volte negata a verbale dalla Giunta Cirio. All’epoca avevamo espresso il timore che potessero essere vuote parole e oggi ci dispiace rilevare che i nostri dubbi erano fondati". Lo ha dichiarato Silvio Magliano (Moderati). "Settimo e il suo territorio hanno bisogno di un servizio pubblico di qualità, a maggior ragione in una fase delicata, anzi drammatica, come quella che stiamo attraversando. Negli scorsi mesi abbiamo presentato come Moderati, sul tema, tre atti in Aula: oggi restiamo allibiti da una tipologia di azione che penalizza i residenti e gli stessi lavoratori dell’Ospedale".
"L'assessore Icardi ha sempre sostenuto di voler mantenere il complesso sotto controllo pubblico: quali azioni intende mettere in campo per ribaltare questa decisione? Era a conoscenza dell'iniziativa di Saapa di vendere il complesso dell'ospedale di Settimo Torinese? Per quale motivo non sono state informate le istituzioni locali?", si chiedono i consiglieri regionali e quelli comunali di Settimo del Movimento 5 Stelle. "Siamo di fronte a un fatto grave su cui pretendiamo venga fatta luce. Non accettiamo l’ennesimo atto volto a privatizzare la sanità piemontese, per questo porteremo il caso in Consiglio regionale alla prima seduta utile".