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Economia e lavoro | 23 gennaio 2022, 07:00

Cosa significa essere pansessuali?

Sono tantissime le persone che si chiedono cosa voglia dire essere pansessuali.

Cosa significa essere pansessuali?

Sono tantissime le persone che si chiedono cosa voglia dire essere pansessuali. La cosa non deve sorprendere. Questa espressione, infatti, viene utilizzata sempre più spesso. Se ne parla in tv, ma anche sul web (lo dimostrano gli articoli dedicati su siti verticali come Esperti in Amore).

Approfondire il tema è fondamentale. Il motivo è legato al fatto che, di frequente, quando si parla di pansessualità si tende a confondere questo orientamento con la bisessualità. Se ti interessa sapere qualcosa di più sul vero significato della parola ‘pansessuale’, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.

Pansessuale: la definizione del Ministero della Salute

Per capire cosa significa essere pansessuale, si può fare riferimento a una definizione ufficiale, ossia quella messa in primo piano dal Ministero della Salute. L’appena citato dicastero sottolinea che, quando si parla dell’orientamento sessuale a cui stiamo dedicando queste righe, si inquadra la situazione di una persona che è attratta da chi ha attorno a prescindere dal genere sessuale. Quest’ultimo, come ben si sa, è qualcosa di molto diverso dall’identità di genere.

Tornando alla definizione di pansessualità, ricordiamo che, sotto al suddetto cappello, è possibile includere anche i casi di attrazione sentimentale.

Differenza tra bisessuale e pansessuale

Come già accennato, parlare di pansessualità e bisessualità significa chiamare in causa due concetti tra loro molto diversi. Nel caso della bisessualità, si chiama in causa una situazione in cui l’orientamento sessuale e sentimentale di una persona riguarda sia gli uomini, sia le donne. Entrando nel vivo della genesi del termine ‘bisessuale’, ricordiamo che si tratta di una parola che ha iniziato a essere utilizzata in tempi molto diversi da oggi. Parliamo infatti di un periodo in cui il mondo della sessualità era visto con un approccio binario, ossia il dualismo ‘uomo’ vs ‘donna’.

Per capire in maniera concreta le differenze tra bisessualità e pansessualità ricordiamo che, nel primo caso, la persona può sentirsi coinvolta sessualmente sia da uomini, sia da donne (questo indipendentemente dal suo genere). Quando, invece, si ha che fare con la pansessualità, si inquadra la situazione di una persona che può vivere quanto sopra ricordato, a prescindere dal proprio genere, con un uomo, con una donna, ma anche con un transessuale.

Un aspetto importante da sottolineare quando si parla di pansessualità riguarda il fatto che chi la vive in prima persona riconosce chiaramente il genere sessuale dell’oggetto dell’attrazione sessuale o sentimentale. In poche parole, un pansessuale può innamorarsi di una donna e provare attrazione per lei essendo perfettamente consapevole della sua femminilità.

Origine del termine

In questo caso, è interessante andare a scavare alle origini del termine. Nel caso del contesto italiano, farlo significa chiamare in causa un saggio che ha fatto la storia. Parliamo del libro Elementi di Critica Sessuale, uscito nel 1977 e scritto da Mario Mieli. Tra le pagine di questo testo, si parla per la prima volta, almeno nel nostro Paese, di pansessualità. Lo si fa partendo dalla teoria che vede l’essere umano come polimorfo e in grado di aprirsi a diverse opzioni relativamente alla sessualità. Alcune di esse, possono essere influenzate dall’ambiente in cui vive.

Per amore di precisione, è il caso di ricordare che il richiamo alla pansessualità ha un precedente illustre. Di chi stiamo parlando? Niente meno che del padre della psicoanalisi Sigmund Freud. In questo caso, però, è stato utilizzato un termine traducibile in italiano come ‘pansessualismo’ per indicare la possibilità di ricondurre tutti gli atteggiamenti che caratterizzano la nostra quotidianità alla sfera della sessualità.

Questa accezione è rimasta centrale per tantissimo tempo, più o meno fino alla fine degli anni ‘90. Da allora, infatti, quando si chiama in causa la pansessualità ci si riferisce a un orientamento sessuale. A consolidare questo modo di utilizzare la parola ci hanno definitivamente pensato il web e i social media.

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