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Economia e lavoro | 26 febbraio 2022, 07:00

Stare in compagnia di una escort è legale?

Le lavoratrici e i lavoratori sessuali dovrebbero pagare le tasse come per una normale prestazione di servizi, con IVA e IRPEF.

Stare in compagnia di una escort è legale?

Vi è mai capitato di pensarci? Come succede anche con altri temi, come la coltivazione di marijuana o il gioco d’azzardo, le persone spesso non sanno quali attività siano legali o illegali, visto che spesso una sentenza in Cassazione o un emendamento singolo in una legge complessa possono cambiare tutto senza che se ne parli molto in televisione o sui giornali. Dunque, cerchiamo di fare chiarezza: andare con una escort è legale?

La risposta è inequivocabile: sì, andare con una escort è legale. La legge in questo caso è molto chiara e le norme distinguono i servizi sessuali a pagamento da altre attività considerate illegali, come lo sfruttamento della prostituzione. Qualche esempio: visitare siti sicuri e certificati come CharmEscort per richiedere compagnia di ragazze o ragazzi è totalmente legale, sia per l’utilizzatore, che per le lavoratrici e i lavoratori, che per lo stesso gestore del sito.

Le lavoratrici e i lavoratori sessuali dovrebbero pagare le tasse come per una normale prestazione di servizi, con IVA e IRPEF, come stabilito da una sentenza della Comunità Europea. Anche a livello fiscale, dunque, non ci sono differenze con altri lavori di erogazione di servizi.

E se dovesse fermarmi un poliziotto in compagnia di una ragazza? In quel caso, le forze dell’ordine non possono chiedere dati personali o generalità e non possono interrogare o portare in questura né il cliente né la lavoratrice. Insomma, non si configura alcun reato a stare in compagnia di una escort. Ovviamente, per non incorrere in una possibile multa per atti osceni in luogo pubblico, la prestazione dovrebbe avvenire in un luogo privato o comunque non facilmente visibile dagli altri.

Tutta un’altra cosa è invece il favoreggiamento o lo sfruttamento della prostituzione: ad esempio, un padrone di casa che affitta un appartamento alla escort a prezzi molto più alti rispetto al normale può essere accusato di sfruttamento della prostituzione, poiché un affitto alto può nascondere l’intenzione del padrone di casa di prendere una percentuale degli utili della lavoratrice. Un altro esempio di sfruttamento della prostituzione si verifica quando qualcuno accompagna ogni giorno la escort sul luogo di lavoro, “facilitando” in un certo senso le attività di prestazione sessuale, anche in questo caso un reato.

Insomma, nonostante alcuni aspetti del settore non siano ancora normati, di sicuro andare con una escort non è reato secondo la legge italiana.

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