Fontane spente, monumenti accesi solo nel weekend, ma anche temperature più base negli edifici comunali di due gradi e di un grado nelle scuole e nelle Rsa comunali.
E' una lotta contro il caro bolletta quella messa in atto dal Comune di Torino che, in ginocchio a causa del costo elevato dell'energia, sta valutando una proposta ancora più "forte": ridurre l'illuminazione pubblica di 10 o 20 minuti.
Spegnimento 10 o 20 minuti: ecco come risparmiare
La proposta arriva da Iren, che dopo aver parlato oggi pomeriggio con l'assessora alla Transizione ecologica Chiara Foglietta, ha riportato il risparmio nello "spegnere" per un determinato periodo di tempo i lampioni della città: 500 euro al giorno per dieci minuti, 1.000 euro al giorno per 20 minuti di buio. Facendo i conti, le casse comunali risparmierebbero ogni anno una cifra compresa tra 182.500 e 365.000 euro.
Il rebus sicurezza
Un'opzione allettante per i conti, ma considerata rischiosa per la sicurezza: "Sono conscia del fatto che spegnere un parco pubblico significa ridurre la sicurezza, sarà una scelta complicata da fare" ha ammesso Foglietta. Ecco perché il Comune di Torino dovrà se ridurre l'illuminazione pubblica, scegliendo se e quando spegnere i lampioni.
Un grado in meno in scuole e Rsa, due negli edifici comunali
Intanto da questa mattina è stata abbassata di due gradi la temperatura negli uffici comunali, mentre da domani il riscaldamento verrà abbassato di un grado negli edifici comunali a uso scolastico, nelle Rsa e nelle strutture per disabili: azioni che permetteranno di risparmiare circa il 10% rispetto a quanto consumato fino a oggi.