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Attualità | 29 marzo 2022, 20:20

Palaghiaccio di Pinerolo: si accende il duello sui costi e sui conti

Il sindaco Salvai sostiene: “Spendiamo meno di prima”. Mentre il consigliere di opposizione Dario Mongiello la pensa diversamente

Palaghiaccio di Pinerolo: si accende il duello sui costi e sui conti

Negli ultimi giorni a Pinerolo si è acceso un duello sui costi e sui conti del Palaghiaccio olimpico. Da una parte c’è il consigliere comunale di opposizione Dario Mongiello (Pinerolo Trasparente), dall’altra il sindaco Luca Salvai, che, in risposta a una sua interrogazione, ha presentato un prospetto nel Consiglio di giovedì 24 marzo.

Al centro della questione ci sono due aspetti. La convenienza o meno per il Comune del nuovo appalto, partito a settembre 2019, e la solvibilità della società che gestisce Palaghiaccio e Palacurling, lo Sporting club Pinerolo.

Per quanto riguarda il primo caso occorre fare un passo indietro. Prima del settembre 2019, il Comune pagava 183mila euro al gestore, che si occupava di tutto (pagamento delle bollette incluse), tranne della manutenzione straordinaria. Ora è il gestore a riconoscere circa 61 mila euro l’anno al Comune più Iva e a dovergli rimborsare il 10% del costo delle bollette.

Numeri alla mano, il sindaco ha mostrato come negli ultimi due anni il Comune, conteggiando entrate e uscite, abbia speso sostanzialmente meno: 130 mila euro nel 2020 (ma con la chiusura dettata dal Covid) e 183 mila euro nel 2021.

Secondo Mongiello, che si è fatto supportare da Eros Gonin, ex direttore dello Sporting club, i costi sono più alti. Stando al 2021 si parla di circa 90 mila euro. La loro tesi l’hanno esposta in una conferenza stampa oggi, a cui ha preso parte anche Giuseppe Dezzani, informatico, consulente di Gonin e padre di bambini che giocano a curling.

“Abbiamo conteggiato un ammortamento decennale della macchina rasaghiaccio di 11.600 euro l’anno, dei lavori di manutenzione ordinaria per oltre 60 mila euro, delle entrate minori rispetto a quelle diffuse dal sindaco e un paio di spese minori” indica Gonin.

Una ricostruzione che Salvai contesta: “Non siamo una Società per azioni, quindi non si può conteggiare l’ammortamento della macchina rasaghiaccio. Inoltre, nel mio prospetto, ho messo una serie di spese extracanone di manutenzione di oltre 100 mila euro – entra nel dettaglio –. Anche prima il Comune riconosceva al gestore dei soldi per delle manutenzioni extra”.

Insomma il duello si gioca sul filo della classificazione delle spese, da cui entrambi ‘i contendenti’ tengono fuori l’impianto fotovoltaico da circa 400 kilowatt entrato in funzione nell’estate del 2020 e costato più di 1 milione e 630 mila euro di fondi olimpici, il cui impatto effettivo (in termini di risparmio di energia da comprare sul mercato) non è stato messo nero su bianco.

Un altro tema, posto stavolta dal Dezzani, è stata la solvibilità dello Sporting club: “Mi risulta che abbia un debito di oltre 200 mila euro. Io ho chiesto al sindaco di fare delle verifiche”. Nel calderone ci sono i 50 mila euro che l’associazione deve ancora al Comune per il piano di rientro stipulato lo scorso anno (c’erano canoni e rimborsi delle bollette non pagati per oltre 60 mila euro), poi ci sono tre rate del mutuo per l’impianto fotovoltaico sul Palacurling (slittate come consentiva la legge per l’emergenza Covid) per oltre 65 mila euro, circa 55 mila euro da rimborsare a Gonin dopo una sentenza di arbitrato sportivo e 60 mila euro per la macchina rasaghiaccio comprata dal 3S Luserna e ancora da pagare per intero.

Una situazione che non preoccupa l’attuale presidente di Sporting Laura Muzzarelli: “In parte scontiamo problematiche ereditate dalla gestione precedente, in parte dall’emergenza Covid, ma stiamo onorando gli impegni – entra nel dettaglio –. Le rate del piano di rientro con il Comune le paghiamo regolarmente, così come quelle della macchina rasaghiaccio. Per quanto riguarda la quota dovuta a Gonin, stiamo valutando una proposta di rateizzazione in 10 tranche”. Infine c’è il mutuo per il fotovoltaico del Palacurling, di cui il Comune è garante: in caso di mancato pagamento da parte di Sporting, toccherà alle casse pubbliche farsene carico.

“Il 31 marzo inizieremo a pagare la rata aumentata, per recuperare quelle sospese durante il Covid” anticipa Muzzarelli. Il pagamento è semestrale e l’importo è attorno ai 22 mila euro. Il mutuo si chiuderà a settembre del 2024 e potrebbe essere quella la data in cui si scoprirà se, al netto della battaglia sui conti, i conti torneranno o meno.

“Come Comune dobbiamo badare al piano di rientro che abbiamo stipulato e al pagamento delle rate con regolarità. Al momento non ci sono problematiche particolari – commenta Salvai –. Per quanto riguarda il mutuo sul Palacurling vedremo, ma non ho elementi per dire che non verrà saldato, se l’associazione può lavorare”.

Salvai non risparmia una stoccata a Mongiello, Dezzani e Gonin: “Viene da chiedermi quale sia il loro obiettivo, se non far fallire un’associazione e bloccare un servizio – conclude –. Noi abbiamo lavorato a un piano di rientro, proprio per evitare che questo accadesse e permettere alla gente di poter usufruire del Palaghiaccio e agli agonisti di poter praticare sport nei due impianti”. A stretto giro Mongiello replica: “A me interessa che i conti tornino, perché chi paga non è il sindaco, ma i cittadini”.

Marco Bertello

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