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Eventi | 26 aprile 2022, 10:12

Volpiano, 25 aprile nel segno dei ragazzi e dei racconti dei loro coetanei partigiani

Celebrazioni con istituzioni, associazioni e il Consiglio comunale dei ragazzi e conclusione al parco della Rimembranza leggendo alcune lettere dei tempi della Liberazione. Panichelli: "Riavviciniamo i giovani alla cosa pubblica"

celebrazioni 25 aprile

Celebrazioni per il 25 aprile a Volpiano

Un 25 aprile partecipato e vissuto nel segno delle nuove generazioni: Volpiano in prima linea, incontrando i ragazzi del Consiglio comunale dei ragazzi alla presenza del primo cittadino, ma anche tanti esponenti della maggioranza e della minoranza. Ma anche una Messa presso la chiesa parrocchiale e un corteo con la Filarmonica della città per arrivare alla cerimonia ufficiale presso il Parco della Rimembranza.
Presenti anche le associazioni d'arma, ma anche quelle che compongono il terzo settore sul territorio.

"È stata una giornata molto importante - dice il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli - e con cui vogliamo avvicinare la nuove generazioni alla vita amministrativa del Comune. Spesso sentiamo parlare di distacco e distanza, ma è proprio dall'educazione delle nuove generazioni perché siano parte attiva della vita comune nel futuro e nel nostro territorio".

"Una giornata bella e importante, come sempre il 25 aprile - dice don Marco Ghiazza, parroco di Volpiano -. Quest'anno poi, l'avvio dei lavori del Consiglio Comunale dei ragazzi, ha permesso di riascoltare le voci dei loro coetanei ai tempi della Seconda Guerra mondiale: persone che avevano la loro età e che hanno donato la loro vita per quella libertà di cui godiamo anche noi oggi. Ma al tempo stesso ha ribadito anche il loro impegno per il territorio, che ispira in noi affetto e gratitudine".

Ma il 25 aprile, per la Chiesa, è anche la festa di San Marco: "È importante continuare a credere nel dialogo rileggendo le consegne del Vangelo. Anche oggi è importante cercare di parlare lingue nuove e scegliere il confronto, anche ai giorni nostri, anche contro i pregiudizi o il bullismo. Nessuno è mai un numero, come nei campi nazisti, ma è un nome e un volto. E in questo momento parliamo anche di Pace: più di un sentimento, ma un bisogno. Per l'Ucraina e per le nostre case, tutti i giorni".

Tancredi Pistamiglio

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