Erano oltre duecento persone ieri all'NH Hotel di piazza Carlo Emanuele per capire "Le ragioni del centro". Non è stato scelto a caso il titolo della tavola rotonda in cui "Noi di Centro", il movimento creato da Clemente Mastella (intervenuto solo telefonicamente perché alle prese con il Covid, ndr), ha lanciato la sua sfida che guarda verso le politiche del 2023, puntando ad un rassemblement delle forze moderate, che non si riconoscono più sia nel centrosinistra che nel centrodestra.
A fare gli onori di casa, in un dibattito al quale ha portato i suoi saluti anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e che vedeva in sala anche l'ex sindaco di Torino Valentino Castellani e il numero uno di Finpiemonte Michele Vietti, è stato Giorgio Merlo. Il sindaco di Pragelato è il Presidente di questo nuovo movimento "che non vuole guardare al passato e alla Democrazia Cristiana, ma andare oltre questo bipolarismo che ha deluso tutti".
Per Merlo sono tante le personalità politiche "alla ricerca di una nuova casa. Il nostro obiettivo è ricostruire un nuovo partito di centro per declinare una vera politica di centro, recuperando quei valori riformisti che sono stati spazzati via dal populismo e dal sovranismo". I cardini a cui è ancorato il nuovo movimento sono "la cultura della mediazione, la qualità della classe dirigente, il riconoscimento del ruolo dello stato, il ritorno dei partiti organizzati", ha aggiunto Merlo. Che confida in un exploit importante tra dodici mesi: "Secondo un sondaggio di Pregliasco, c'è uno spazio al centro che può valere tra l'8 e il 13%, noi vogliamo andare a pescare lì".
L'obiettivo è chiaro: "Abbiamo proposto la creazione di una federazione, una sorta di Margherita 4.0 per inglobare le forze moderate, quelle civiche e tutti quei soggetti e uomini politici che vogliono andare oltre gli attuali schemi". Strizzando l'occhio al nuovo soggetto creato dal governatore della Liguria Giovanni Toti.