Normalmente, chi rientrava a lavoro dopo la pausa pasquale, gli anni scorsi riceveva un anticipo di stipendio di 480 euro. Una consuetudine alla Caffarel di Luserna San Giovanni – incorporata da inizio anno nella Lindt & Sprüngli Spa –, destinata a chi ha un part-time verticale, ovvero non lavora tutto l’anno, ma solo per qualche mese. Al rientro dai periodi di paura, l’azienda concedeva piccolo aiuto a questa ventina di lavoratori, che non può prendere la disoccupazione, perché è sotto contratto.
“A inizio della settimana scorsa la proprietà ci ha comunicato la decisione unilaterale di eliminare l’anticipo dal 10 maggio e sostituirlo con un prestito a tasso ridotto – spiega il sindacalista Alessandro Stella della Flai Cgil –. Noi ci saremmo aspettati una comunicazione più tempestiva, per aprire un confronto. È vero che questa misura è in già in vigore nello stabilimento di Induno Olona a Varese, ma si poteva ragionare su una soluzione condivisa”.
Ora il prossimo appuntamento importante sarà il 19 maggio, quando la multinazionale svizzera Lindt & Sprüngli presenterà il nuovo piano industriale.