Il Consiglio comunale ha approvato, nel pomeriggio, una mozione che impegna sindaco e Giunta a sostenere e facilitare la candidatura di Torino a diventare sede europea della futura struttura del Defence innovation accelerator for the North Atlantic (DIANA).
Il progetto consiste nella realizzazione di una rete federata di centri di sperimentazione e acceleratori d’innovazione con il compito di supportare la NATO e i paesi alleati nel proprio processo di innovazione. La rete prevede due centri, uno negli Usa e uno in Europa, che hanno l’obiettivo di sostenere le aziende votate all’innovazione nello sviluppo di tecnologie, in cooperazione tra settore privato e realtà militari.
Per il presentatore del documento, il capogruppo della Lista civica per Torino, il centro dovrebbe essere inserito all’interno della futura Città dell’Aerospazio, a fianco del Business incubation center dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il Consiglio Comunale di Torino ha deciso anche di aderire alla Campagna “Italia, Ripensaci”, promossa dalla “Rete Italiana Pace e Disarmo” e da “Senzatomica”, anche nella prospettiva di organizzare una seduta aperta dello stesso Consiglio sul tema del disarmo nucleare. Aderisce inoltre all’Appello delle Città (Cities Appeal) promosso in tutto il mondo dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons - ICAN (Premio Nobel 2017), che conta al momento l’adesione di 52 Comuni italiani e di centinaia di altre Città in tutto il mondo.
Lo prevede un ordine del giorno approvato il 6 giugno 2022 dalla Sala Rossa (24 voti favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto).
Il documento, anche considerando che l’Italia ha ratificato nel 1975 il Trattato di Non Proliferazione (TNP) che impone a tutti gli Stati Parti di impegnarsi per realizzare il disarmo nucleare totale e globale, invita inoltre il Governo Italiano a partecipare come osservatore alla prima Conferenza degli Stati Parti del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN o TPNW) che si terrà dal 21 al 23 giugno 2022 a Vienna, analogamente a quanto deciso da Germania e Norvegia. Lo chiede ritenendo che la prima Conferenza degli Stati Parti possa fornire un’importante occasione per constatare gli sforzi assidui e la forte determinazione degli Stati Parti e della società civile per giungere all’abolizione delle armi nucleari.
Il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari è stato adottato dalla Conferenza di New York delle Nazioni Unite del 7 luglio 2017 ed è entrato in vigore il 22 gennaio 2021. L’Italia non lo ha mai ratificato.