Torino cambia pelle. Ma non è un passaggio facile. Lo riconosce il sindaco, Stefano Lo Russo, ospite al parco Peccei dell'assemblea dei delegati della Cgil. Lo Russo che però vuole anche uscire da una trappola logica. "Mi rifiuto di pensare che Torino città manifatturiera sia in opposizione alla Torino culturalmente attiva e che qualifica la propria offerta turistica, dando posti di lavoro. Che è l'ossessione che ha un sindaco".
"Per favore, usciamo da questo conflitto - aggiunge -. Torino può essere città manifatturiera all'avanguardia nel mondo e può fare diventare la transizione ecologica una grande opportunità, ma è anche una città straordinaria che può puntare con decisione su turismo e cultura. Le due dimensioni non si eliminano".
Mancano giovani di assumere: "Non dà prestigio, anche come retribuzione"
"Nel 2022-2024 perderemo 2000 persone e faremo 2100 persone. In pratica rinnoveremo un dipendente su 4 ed è una grande sfida, riuscire a farlo senza calare la qualità dei servizi. Ma facciamo anche molta fatica a trovare candidati. Non troviamo ragazzi. Non troviamo neo laureati, per esempio ingegneri civili".
"È una questione di percezione di prestigio - prosegue -, ma anche di retribuzione. Da noi un neolaureato in ingegneria prende 1400 euro al mese e questo può non attirare".
GTT e Polo fieristico
Sui temi come trasporto pubblico e grandi eventi, Lo Russo ha spiegato come "Entro l'estate vedremo la strategia per rilanciare il Polo fieristico, insieme a Camera di Commercio e Regione". Sul cda di GTT invece si ragionerà se estendere a 5 membri, ma per il momento sembra sospesa l'ipotesi sulla presenza di un rappresentante dei lavoratori.