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Economia e lavoro | 23 giugno 2022, 17:00

Grande distribuzione, quale futuro? A Torino lo spettro dell’E-Commerce e dei franchising aleggia sui lavoratori [VIDEO]

Prima la pandemia, poi la guerra: il settore, che in provincia di Torino conta fino a 20.000 persone impiegate, è in continuo fermento. Un convegno della Filcams Cgil analizza i cambiamenti e le richieste dei lavoratori

Grande distribuzione, quale futuro? A Torino lo spettro dell’E-Commerce e dei franchising aleggia sui lavoratori [VIDEO]

Dove va la grande distribuzione a Torino e in Piemonte? In un periodo di grandi cambiamenti, tra pandemia e guerra in Ucraina, è questa la domanda posta dalla Filcams Cgil, che ha organizzato un convegno per fare il punto sulla situazione della grande distribuzione alimentare e fornire spunti di riflessione sulle conseguenze e le prospettive della contrattazione collettiva, in una chiave di lettura sindacale.


Quel che è certo è che il settore, in grado di dare occupazione a quasi 20.000 lavoratori solo in provincia di Torino e poco meno di 40.000 in Piemonte, è in continuo fermento. A fare il punto della situazione è Umberto Radin, segretario generale Filcam - Cgil Torino: "Il quadro in Piemonte segue il quadro di crisi e di trasformazione generale italiano. La nostra realtà è caratterizzata da gruppi storici della grande distribuzione, che più di altri patiscono la crisi e meno di altri riescono a mettersi al passo con le tendenze di mercato. Da questo punto di vista le ricadute sui lavoratori sono pesanti, con esuberi e carichi di lavoro per chi rimane in azienda".

"Il contratto nazionale - prosegue il sindacalista - è scaduto da un anno, abbiamo iniziato le discussioni sul rinnovo. Il mercato è cambiato, la domanda dei consumatori pure". Due, secondo Radin le principali criticità da gestire: l'e-commerce e il franchising. "L’e-commerce, esploso in pandemia, ha accelerato questo processo. L’altro aspetto che ricade sulle condizioni di lavoro è quello che riguarda il franchising, con grandi gruppi che diventano piattaforme di vendita ma non si fanno carico direttamente della gestione dei punti vendita: i costi vengono scaricati su dipendenti e gestori".

"Abbiamo bisogno di regolare con contratti nazionali sia l’e-commerce che il franchising. Esempi virtuosi ci sono, penso al gruppo Carrefour. Purtroppo però le gestioni del franchising sono complicate e con alcune furbizie di diritto commerciale e quindi non viene più applicato il protocollo", conclude Radin.

Al convegno della Filcams Cgil è intervenuta Enrica Valfrè, segretaria generale CDLM Torino: "Questo settore ha vissuto un momento di ripresa durante il Covid, perché considerato servizio essenziale. La guerra avrà un impatto sulla grande distribuzione organizzata. Questo convegno serve ad analizzare ad analizzare i cambiamenti: le ricadute sui lavoratori, l'impatto della digitalizzazione, i consumi. Penso all’e-commerce o alle tessere punti, con le grandi aziende che orientano i consumi".

"Vogliamo interloquire con i grandi gruppi, gestendo le ricadute per quanto riguarda le situazioni di difficoltà e le acquisizioni, ma anche essere in grado di sederci alla pari con le aziende al fine di gestire i cambiamenti", prosegue. "Oggi pensiamo alla ripartenza dei negozi di vicinato, di città dei 15 minuti: attorno alla grande distribuzione c’è un nuovo modello di città, di consumo e di relazioni sociali" conclude Valfrè.

Andrea Parisotto

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