Scherzi del calendario. O forse gli affari che non vanno a gonfie vele, a causa della crisi dei consumi e quindi - complici i rincari su energia e altre spese - convincono che sia meglio abbassare la saracinesca con qualche giorno di anticipo rispetto al solito.
Torino in questi giorni vede sempre più negozi dare l'appuntamento a settembre (o ampiamente dopo Ferragosto), mentre fino a qualche anno fa la pausa si riduceva intorno ai giorni di metà mese. Un "anticipo" che riguarda soprattutto le zone meno centrali - da Pozzo Strada a Mirafiori, solo per fare alcuni esempi - mentre in centro i servizi restano attivi anche per la presenza di turisti e visitatori.
Ma appena ci si allontana un po' dal salotto buono, le serrande abbassate aumentano in maniera visibile. "Chiuso per ferie", il messaggio ricorrente. Con date che variano come scadenza dal 22 al 31 del mese. C'è addirittura chi ha già chiuso a luglio. Ma è tutta la città a essere già decisamente più vuota che in passato: sono tantissimi i parcheggi vuoti, segno che - chi ha potuto - è già scappato verso le località di villeggiatura.
Ma c'è anche chi va contro corrente. E per sottolinearlo espone un cartello simile a quello dei vicini di vetrina, ma con un contenuto del tutto opposto: "Siamo aperti tutto agosto". Ma è una rarità.