‘Abbiamo fatto un sindacato’: la storia della fondazione e delle lotte del sindacato di base Alp, Associazione lavoratori pinerolesi, nel libro di Luca Perrone e nelle parole di uno dei suoi fondatori, Enrico Lanza.
Nato a Piossasco nel 1941, Enrico Lanza entra a vent’anni nella Fiat, e partecipa alle mobilitazioni operaie degli anni ’60 e ’70. Licenziato nel 1976 da una piccola fabbrica della cintura torinese, che risponde al suo licenziamento con un mese di occupazione, diventa operatore sindacale per la Fim – Federazione italiana metalmeccanici della Cisl. Nel 1995, in crescente dissenso con le politiche e la direzione dei sindacati confederali, insieme a un gruppo di militanti abbandona la Cisl ed è tra i fondatori di Alp, sindacato di base pinerolese da allora attivo a sostegno di lavoratori e lavoratrici e dei movimenti di lotta del territorio e non, e tutt’oggi ne è presidente.
“Era da tempo che ragionavo sul trovare un modo per raccontare questa importante e peculiare storia – racconta Luca Perrone, autore del libro ‘Abbiamo fatto un sindacato’, edito da DeriveApprodi –. Ero incuriosito dalla lunga militanza nella Cisl e la decisione di abbandonarla, fondando un sindacato di base, diventando una vera e propria anomalia nel panorama sindacalista e cattolico del Piemonte. Finalmente sono riuscito a convincere Lanza a farsi intervistare, ed è così che è stato scritto il libro, con una decina di interviste registrate e trascritte. È vero, figuro io come autore del libro, ma sia la storia che le parole sono sue, e lo considero autore quanto e più di me”. Ai capitoli di intervista è preceduta una prefazione di Perrone, che contestualizza i racconti di Lanza: “A volte, forse giustamente, Lanza dava un po’ di nozioni per scontate: desidero che, con la pubblicazione del libro, la storia si diffonda anche fuori dal territorio locale e che possa essere compresa e apprezzata da più persone possibili” spiega Perrone.
“Mi fa un effetto strano essere il protagonista di un libro, soprattutto nelle presentazioni di fronte a un pubblico: io non avrei mai pensato che da questa storia potesse uscire un libro” ammette Lanza. “Ripensando a questi trent’anni di Alp, non posso che essere felice di quello che ho fatto, non mi sono mai pentito di nessuna decisione presa. Certo, io ho partecipato alle mobilitazioni degli anni ’60 e ’70, e allora potevamo dire che le lotte portassero a qualcosa, a differenza di adesso. Per anni, Alp è stato poi un grande punto di riferimento per il Pinerolese, smuovendo e invitando a partecipare a molti momenti di lotta, da Genova 2001 alla Valsusa. Ora non è più così, ma è gratificante e soddisfacente vedere che se un lavoratore ha un problema, sa che può venire da noi ed essere aiutato”.