In merito alla Delibera approvata il 19 Settembre dalla Giunta Regionale, che dispone le regole di finanziamento per l’acquisto di prestazioni sanitarie da privati per il 2022-2023, con relativa assegnazione dei tetti di spesa, Guglielmo Canelli, Presidente ANISAP Piemonte, Associazione che rappresenta le Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private e accreditate con il SSN, sottolinea che “a proposito del contratto, peraltro non sottoscritto dalle Associazioni private, la destinazione di fondi, il cosiddetto budget per le prestazioni ambulatoriali, in particolare negli ultimi 15 anni, in Regione Piemonte è stato ridotto di anno in anno, partendo dal 2008, di circa il 30%”.
“Inoltre – prosegue Canelli - ci lascia un po' perplessi il discorso di continuare a favorire la mobilità passiva: l’assistito piemontese che non trova in Piemonte la possibilità di eseguire gli accertamenti diagnostici richiesti in tempi ragionevolmente brevi, si reca spesso in Lombardia o in altre Regioni. Questo fa sì che la Regione Piemonte debba saldare alle altre Regioni l’importo delle prestazioni effettuate, che spesso, a parità di prestazioni, può essere più alto. Al contrario, pur esistendo una mobilità attiva di pazienti che provengono da altre Regioni per utilizzare le nostre strutture ambulatoriali, tale pratica non è incentivata in maniera adeguata dal Piemonte”.
“Nell’ambito della collaborazione tra pubblico e privato, necessaria per rispondere all’aumento della domanda di salute da parte dei cittadini, le strutture accreditate dovrebbero essere il braccio secolare del Servizio Sanitario Regionale anche in Piemonte, per cui auspichiamo maggiore cooperazione e attenzione alle esigenze dei cittadini”, ha concluso Canelli.