Prezzi delle bollette alle stelle, rate, difficoltà nei pagamenti, stop alle forniture. E' un momento particolarmente complicato, quello del caro energia, anche per chi di mestiere è chiamato ad amministrare interi condomini, abitati anche da molte famiglie. Molte storie, molte situazioni diverse tra loro. Ma con un comune denominatore: un'attualità da brividi. "Bisogna vedere cosa arriva da pagare in queste settimane - dice Francesco Burrelli, torinese e presidente nazionale di Anaci, la sigla che rappresenta gli amministratori di condominio di tutta Italia -. Anche se bisogna tenere presente che ogni condominio fa storia a sé, a seconda dei fornitori cui è legato e della situazione dei singoli condomini".
A occhio, però, non sembra facile.
"Per nulla. Si annuncia come una situazione molto grave e in linea generale credo che non saranno pochi i condomini che non avranno a disposizione quei soldi per pagare tutto. Ci sarà chi può saldare e chi no. E non si può nemmeno immaginare di fare decine di decreti ingiuntivi. Servirà molto buon senso, da parte di tutti".
Come pensate di comportarvi?
"Dipende dalla credibilità che ogni singolo amministratore può vantare presso chi aspetta di essere pagato. Se si tratta di situazioni in cui si è sempre assolto ai propri doveri, sarà più facile discutere. Ma in generale non dipenderà soltanto dall'amministratore o dai condomini, ma da quello che farà il Governo. Non si può staccare indistintamente, ci sono persone fragili che vivono nei condomini, magari che guadagnano 6-700 euro al mese. E' un allarme sociale più ampio: gli aumenti sono di tre o quattro volte il normale e figuriamoci oggi cosa può succedere".
A Torino e dintorni, però, qualche sospensione c'è già stata.
"I fatti successi a Torino credo siano anche un po' legati alla volontà di spaventare la gente e convincerla a pagare. E poi c'è di fatto un monopolio che lo consente. Ma quel che è certo è che proprio per questo motivo serve che sia il Governo a fare qualcosa: specie se il buco è dovuto ai sovrapprezzi e non alla presenza di debiti pregressi".
L'introduzione delle valvole per i termosifoni potrebbe aiutare?
"La singola contabilizzazione del calore migliorerà la situazione, ma dipende anche dal piano in cui si trova un alloggio, dall'esposizione al sole e dalla situazione della casa nel suo insieme. Inoltre, le valvole, bisogna anche saperle adoperare, regolandole correttamente e facendo attenzione a quando si lascia aperta una finestra. Chi lavora fuori o vive poco in casa, per esempio, dovrebbe fare in modo di non lasciare mai scendere la temperatura sotto i 12-14 gradi, per non penalizzare i condomini che vivono sopra o sotto di lui. E poi bisogna pensare magari a cambiare i vetri e sigillare le porte all'esterno. E provare a ridurre le ore di consumo, magari mettendosi addosso un golf in più".
Ci sarà da impegnarsi, insomma.
"Come Anaci stiamo per pubblicare in questi giorni un vademecum per dare consigli e segnalare possibili buone pratiche. Faremo di tutto per aiutare i condomini. Ma chi fa l'amministratore non può fare solo l'esattore. Va bene colpire i furbetti, ma non si può punire tutti indistintamente. Chi pensa di scaricare questa responsabilità su di noi, si sbaglia di grosso".