Un'assolata piazzetta Reale ha salutato l'arrivo del Presidente Sergio Mattarella, che oggi è tornato a Torino per i 160 anni della Corte dei Conti. Una veloce visita di un'ora al capoluogo piemontese, a pochi giorni da quella per l'inaugurazione dell'anno accademico 2022-2023 degli Istituti di Formazione dell'Esercito. Ad accogliere il Capo dello Stato il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino, il Prefetto Raffaele Ruberto, il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia.
Lo Russo: "Mattarella dimostra grande affetto per Torino"
"Il Presidente - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - dimostra il grande affetto che ha per Torino, oltre che ovviamente il ruolo che la città sta affermando a livello nazionale". "Il suo ritorno - ha aggiunto - mi sembra davvero un gesto attenzione, che deve rendere orgogliosa la città". E durante il suo intervento in apertura del convegno a Palazzo Reale, Lo Russo ha voluto sottolineare come la "coesione sociale sia a rischio". "La responsabilità di mantenerla - ha aggiunto - non è solo di qualcuno ma, mai come in questa fase, è condivisa fra tutte le amministrazioni dello Stato, centrali e locali".
"Al centro il lavoro"
"Altrettanto urgente - ha aggiunto il primo cittadino - è fornire risposte alle grandi questioni che scuotono il nostro Paese, soprattutto nelle nostre aree urbane: diseguaglianza sociale, disagio, povertà crescente di ampi strati della popolazione richiedono misure vigorose e determinate". Per Lo Russo, "le misure necessarie non sono procrastinabili" e devono mettere al centro "la cruciale questione del lavoro".
"Dobbiamo evitare frodi sul Pnrr"
L'attività della Corte dei Conti si concentra, in questo momento, sul Pnrr. "Siamo impegnati - ha sottolineato Carlino - perché possa essere attuato nei tempi e nei modi che prevede la legge".
"Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci sono rischi come quello di infiltrazione della criminalità organizzata e di cattivo utilizzo di questi fondi: dobbiamo vigilare che ciò non avvenga. Abbiamo il compito di evitare casi di frode, di spreco delle risorse pubbliche: su questi saremo rigidi".