Il rettore del Politecnico, Guido Saracco, ha lanciato un appello al neonato Governo Meloni, che ha giurato questa mattina di fronte al Presidente della Repubblica Mattarella: "Il Pnrr è importantissimo, chiediamo meno burocrazia e più valutazione dei risultati. Lasciateci correre".
Saracco ha sollecitato il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini su "attuazione e correttivi della riforma della filiera per favorire una ulteriore crescita di importanza della terza missione dell'università", per diffondere cultura, conoscenze e trasferire i risultati della ricerca al di fuori del contesto accademico.
"Vanno corrette alcune cose che non appaiono ottimali nella riforma pre-ruolo, cioè di quella che è la carriera universitaria dal dottorato di ricerca fino alla assunzione definitiva come professore associato. Ci sono parti non chiare, correttivi da apportare con buon senso affinché la macchina funzioni in modo adeguato. La Crui infatti su questo si esprimerà", preannuncia Saracco.
Poi arriva l'affondo, diretto e deciso, sul Pnrr: "Abbiamo moltissime cose da fare in poco tempo e ci servono risposte rapide che ci consentano di lavorare sereni. I requisiti di garanzia che le università devono fornire per portare avanti il loro lavoro appaiono abbastanza impervi. Occorrerebbe essere meno fiscali e riuscire a far lavorare l'università senza ingessarla in questa fase importante".
Il Rettore ha ricordato quanto gli atenei italiani possano dare "sul fronte della ricerca applicata, del supporto ai distretti di innovazione e del trasferimento tecnologico. Il mio auspicio è che l'Università sia riconosciuta come propulsore della società e dell'economia, aiutando le imprese e gli enti territoriali su innovazione e sviluppo, così come affiancando i politici nell'elaborazione delle strategie con cui prendere decisioni importanti per l'Italia".














