Un laboratorio senza pari nel mondo, che guarda al futuro e che mette a disposizione un team di 55 persone. Tutto questo è Cars-Hev, la struttura che il Politecnico di Torino mette a disposizione del settore automotive per scrivere nuove pagine della mobilità del futuro. L'investimento è stato di 7,3 milioni, con un cofinanziamento della Regione e 4 anni di tempo per arrivare al taglio del nastro.
"Si tratta di un'infrastruttura di prova per veicoli unica al mondo, pensata per testare mezzi con emissioni, ma anche elettriche o a guida autonoma - spiega Nicola Amati, docente del Poli e coordinatore di Cars -. Oggi per validare certe tecnologie servono migliaia di chilometri e anni interi, mentre qui si può ridurre il tempo con prove intensive, accorciando i time to market dei gruppi partner".
Distribuito su due piani, pari a circa 400 metri quadri di superficie, ha richiesto interventi strutturali che hanno assorbito circa un milione di euro. E che non teme la scadenza del 2035, quando l'Europa ha fissato la fine della produzione di veicoli endotermici. "Finita l'epoca delle emissioni ci saranno sfide sull'efficienza energetica, sulla durata dei pacchi batteria che incidono sull'ambiente e sull'autonomia delle ricariche".
Il laboratorio si propone di portare avanti progetti di ricerca internazionali, ma anche di aiutare direttamente le aziende per testare veicoli o parti di veicoli. "Abbiamo pensato a 4 grandi categorie di test, in condizioni di temperatura e umiditàche spaziano dai 10 ai 35 gradi: tutto il veicolo, powertrain, sottocomponenti e guida autonoma. Garantirle tutte insieme è la novità mondiale. Ma vogliamo anche fornire una metodologia ai nostri clienti. Penso a realtà con cui abbiamo rapporti consolidati, come Avl, ma anche Stellantis e Daico. Ma la necessita di riconvertirsi e trovare nuove competenze è comune a tutte le aziende del comparto". Ma non si scarta l'idea di accreditarsi presso l'Europa per fornire servizi a bando anche per le pmi.