In Italia parlare di difesa è un must. Il pensiero comune che prevale è “intanto pensiamo a non prenderle”. Infatti, nelle scuole calcio italiane la prima cosa che si insegna, a partire dai pulcini (la categoria 8/10 anni), è come difendere la porta. In attacco poi si vedrà, qualcosa succede sempre. Ma l’importante è la difesa, e questo lo si nota anche in campionato.
Le statistiche ci dicono che, prendendo in considerazione solo le prime 10 squadre in classifica, la media realizzativa è di 1,68 gol a partita. In Premier League siamo a 1,88 e in Liga spagnola a 1,58. I gol subiti invece sono 0,99 a partita, contro 1,23 in Premier League e 1,00 della Liga spagnola.
Dati freddi che non dicono niente? Forse...ma non è un caso se il “catenaccio” è stato ampiamente utilizzato da Nereo Rocco, permettendogli di vincere con il Milan la prima, storica, Coppa dei Campioni. Per non parlare della “zona mista”, un connubio tra calcio totale e catenaccio partorito dalle menti di Giovanni Trapattoni e Gigi Radice alla fine degli anni ‘70. Venne chiamato nel resto d’Europa “gioco all’italiana”, rappresentativo del modo di giocare dell'Italia campione del mondo 1982.
Ad oggi le cose sono leggermente cambiate, ma una cultura votata alla difesa permane sempre. La Juventus ha subito da inizio campionato solo 7 reti, troviamo poi la Lazio con 8 reti subite e l’Atalanta a quota 10 insieme al Napoli. In Europa solo il Barcellona ha fatto meglio, con appena 5 reti subite in 14 gare.
Ma avere una buona difesa basta per arrivare in cima alla classifica finale? Purtroppo no. La Juventus è attualmente quinta e la Lazio occupa il terzo posto. Le quote scudetto aggiornate di Snai vedono il Napoli come favorita principale, e il motivo principale è soprattutto nell’attacco. Infatti, il Napoli guida la classifica dei gol realizzati con 34 gol contro i 20 della Juventus e i 25 della Lazio.
Vediamo però quali sono i segreti delle squadre con la migliore difesa del campionato.
La difesa della Juventus
Nella partita di campionato, vinta dalla Juventus per 2-0 contro l’Inter, gli uomini di Allegri sono scesi in campo con un 3-5-2 (che guarda caso è un altro dei moduli difensivi sviluppato in Italia per inserire una sorta di “libero moderno” al centro della difesa).
Lo schieramento della difesa a tre è composto da Alex Sandro, Bremer e Danilo, e nelle ultime quattro partite non hanno concesso una sola rete agli avversari. La fisicità dell’ex Torino e il supporto di Danilo e Alex Sandro danno sicurezza, ma forse in questo caso la differenza la fanno gli esterni Cuadrado e Kostic.
Entrambi con spiccate doti offensive, costringono gli avversari ad abbassarsi parecchio e spingere meno. In questo caso il detto “la migliore difesa è l’attacco” sembra essere davvero la chiave di volta della rinascita juventina.
La difesa della Lazio
Degli 8 gol subiti dalla Lazio, 3 sono venuti dalla partita persa in casa contro la Salernitana, e 2 contro il Napoli, sempre in casa. Poi una rete contro Bologna, Inter e Sampdoria. Per il resto, 8 gare senza subire gol, coronate dalla vittoria per 0-1 nel derby romano.
Gli uomini di Sarri si sono schierati all’Olimpico con un 4-3-3 composto da Marusic esterno sinistro, Romagnoli e Casale centrali e Lazzari a destra. Una difesa che a vederla sembrerebbe tutt’altro che inviolabile, eppure così è stato.
Il segreto? È uno solo: lavoro, lavoro, lavoro. Meticoloso e certosino. Come quello che Sarri ha fatto e sta facendo a partire dalla stagione in corso. La differenza con quella passata è evidente, confermata anche dai numeri. La difesa a 4 della Lazio appare così solida e inespugnabile ed è diventata una delle migliori in Europa.














