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Attualità | 27 dicembre 2022, 11:47

Tavolo Animali e Ambiente: "La Camera dei Deputati ha approvato la “caccia selvaggia"

Le associazioni ambientalisti chiedono una modifica al Senato: "La norma cancella i metodi ecologici che fino ad oggi dovevano prioritariamente essere applicati nel controllo di specie selvatiche che creano problemi alle attività umane"

Tavolo Animali e Ambiente: "La Camera dei Deputati ha approvato la “caccia selvaggia"

"Con il "SI" al voto di fiducia del 24 dicembre è stato approvato, insieme al Disegno di Legge sul bilancio della Stato, l’emendamento presentato dal capogruppo di FdI Foti che rappresenta un clamoroso regalo di Natale al mondo venatorio" così le Associazioni aderenti al Tavolo Animali & Ambiente.  

 

"La norma cancella i cosiddetti “metodi ecologici”, cioè incruenti, che fino ad oggi dovevano prioritariamente essere applicati nel controllo di specie selvatiche che creano problemi alle attività umane. Con la nuova versione della legge, di conseguenza, la prima ed unica opzione risulta essere l’abbattimento. Abbattimenti i quali, ricordiamo, potranno avvenire ovunque, anche in ambiti cittadini ed all’interno di aree protette, e senza alcun vincolo di tempo: quindi anche al di fuori non solo delle tradizionali giornate di caccia, ma addirittura della stagione venatoria. Con conseguenze sulla sicurezza pubblica e sulla militarizzazione del territorio che non è difficile immaginare".

 

Ma l’aspetto che maggiormente preoccupa l'associazione riguarda l’art. 19 bis, di nuova istituzione.

 

"Viene prevista l’adozione di un non meglio definito Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, il quale dovrebbe occuparsi di “coordinamento e attuazione dell'attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica sul territorio nazionale mediante abbattimento e cattura.” Di nuovo, senza alcun limite, né di tipo territoriale, né di tempo. Ma nemmeno di specie, per cui è possibile che la norma si possa applicare non solo, come si potrebbe ipotizzare, a cinghiali ed altri ungulati, ma anche a specie protette, quali lupi ed orsi. Le attività di controllo della fauna, infatti, vengono esplicitamente considerate come “non costituenti esercizio di attività venatoria”, quindi nemmeno sottoposte alle regole della caccia.

 

In un periodo in cui le emergenze ambientali si stanno facendo sempre più reali e il cambiamento climatico comincia a mostrare tutta la sua gravità, ci pare assolutamente inaccettabile adottare misure che concorrono a degradare ulteriormente il contesto ambientale nel quale viviamo e dal quale traiamo tutte le nostre risorse".

 

Le Associazioni "si augurano che il Senato in seconda lettura modifichi questo orientamento rinviando il disegno di legge alla Camera". 

redazione

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