"Sai, essere libero costa soltanto qualche rimpianto". Sono le note di "Un mondo migliore" di Vasco Rossi ad accogliere Stefano Bonaccini al Cap10100, ultima tappa torinese del tour per l'elezione a Segretario Nazionale del Pd.
Ad applaudire il governatore emiliano, alle vigilia delle Primarie di domenica, i "maggiorenti" locali del partito, dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo al neo segretario regionale Domenico Rossi.
Lo Russo sul palco
Ed è proprio il primo cittadino del capoluogo il primo a salire sul palco e prendere la parola. "L'entusiasmo respirato nel 2007 - ha detto Lo Russo - attorno al progetto del Pd, con la tua segreteria può riprendere il filo di organizzare una sinistra riformista, contro con una destra che fa la destra".
"La tua storia - ha aggiunto - è fatta di fatica: nessuno ti ha mai regalato niente, te lo sei guadagnato perché hai interpretato al meglio i valori fondativi del perché siamo qui".
"Ho vinto in quasi tutte le città"
I dati dei congressi nei circoli vedono Bonaccini nettamente in testa con il 52,87% delle preferenze, mentre la sfidante Elly Schlein seconda con il 34,8%. Ed il governatore emiliano assapora già la vittoria: "Ho vinto in quasi tutte le città, così come in 19 regioni su venti, altrimenti non avrei quasi 20 punti di distacco".
"Anzi devo dire - prosegue Bonaccini - che raggiungere tra gli iscritti il 53%, con quattro candidati che non c’erano mai stati, è stato un risultato molto bello". Anche nella nostra Città Metropolitana Bonaccini si è imposto con la maggioranza dei voti (53,86%).
"Vera sfida dal giorno dopo"
Uno dei rischi è principali è quello della poca affluenza alle Primarie. "È una domanda - ha replicato il governatore - che voi non riuscireste a fare a nessun esponente di un altro partito. Gli altri decidono in pochi chi deve guidare, che è legittimo: noi facciamo decidere a tantissima gente".
"Quindi - prosegue - ci faremo bastare chi viene: speriamo siano tanti. La vera sfida sarà dal giorno dopo, per rigenerare e rilanciare questo partito".
Aggressione di Firenze
E sulle parole del ministro all'Istruzione Giuseppe Valditara - che ha criticato la comunicazione inviata dalla preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, dopo l'aggressione di membri di Azione studentesca ai danni di alcuni studenti - Bonaccini parla di "una cosa vergognosa dal punto di vista politico".
"Invece di difendere un dirigente scolastico che difende la costituzione, Valditara non solo fa la reprimenda alla dirigente ma addirittura non ha speso una sola parola rispetto all'aggressione che c'è stata a Firenze. Stride poi il silenzio assordante del premier Giorgia Meloni" ha concluso.