Il settore del wedding è stato uno dei più penalizzati negli ultimi anni dalle restrizioni causate dal Covid, specialmente tra il 2020 e il 2021, ma adesso che la pandemia sembra ormai alle spalle le coppie possono di nuovo progettare il giorno più atteso della loro vita. E a Torino, per chi vuole far diventare indimenticabile il matrimonio, il nome giusto per un servizio che faccia diventare la fotografia arte il nome giusto è Peter Lanz.
Il suo studio si trova a Moncalieri, ma Peter Lanz lavora tra Torino e la Liguria, in modo particolare Imperia, rendendosi sempre disponibile. Fotografo professionista con anni di esperienza alle spalle, ha scritto anche sulla nota rivista Fotografare, dopo esserne stato protagonista di una lunga intervista in cui raccontava i segreti per far diventare da favola le immagini che si accompagnano al matrimonio.
La passione per la macchina fotografica l'ha ereditata dal padre, la curiosità è nella sua indole, come il saper cogliere ogni volta l'attimo giusto, il frame significativo, la sequenza migliore per fare di uno scatto qualcosa che non sia solo una foto. Con alle spalle una laurea magistrale in Economia aziendale e collaborazioni prestigiose con marchi di valore assoluto come Leica, Pentax, Panasonic, da anni organizza anche corsi di fotografia ma pure di perfezionamento professionale per coloro che operano nella wedding photography.
"Sono molto seguito sulle piattaforme social e da sempre dico a tutti che questo mestiere lo devi sentire dentro. E' come una missione, è vero che oggi basta andare in Camera di Commercio, aprire una partita Iva come fotografo professionista o videomaker e lo si diventa subito, ma non è vero che grazie al digitale chiunque può fare immagini e sentirsi un professionista vero. Servono le forze fresche, io amo le idee nuove, ma in questi anni sono entrati sul mercato alcuni giovani a volte privi della preparazione necessaria", ci tiene a sottolineare.
Peter Lanz spiega come "la fotografia sia lo specchio dei tempi. Negli anni Sessanta si scattava in un modo, nei Settanta in un altro, negli anni Ottanta i canoni erano ancora cambiati e oggi, grazie al digitale, lo si fa in maniera molto diversa rispetto a 20-25 anni fa". E poi diffida dal considerare i fotografi dei "tuttofare capaci di immortalare ogni scena e ogni situazione. Non è così facile fare le foto di matrimonio, come qualcuno può pensare".
"Dentro c'è un pò di tutto: passione, competenza, creatività. E' bello e piace a tutti fare foto, ma per regalare all'immortalità un'immagine bisogna avere quel qualcosa in più capace di fare la differenza. Lo dico sempre alle persone che seguono i miei corsi: occorre trasformare le immagini in fotografie, solo così la foto parla e trasmette emozioni".
E pazienza se per trovare lo scatto giusto occorre fare e rifare, ripetere e riprovare. "E' il risultato finale quello che conta, senza dover scattare a raffica. Perché così sono capaci tutti, è cogliere l'attimo e il particolare che rende una immagine unica e speciale". Per Peter Lanz in tanti puntano solo sull'estetica dell'immagine e poco sul contenuto, "la cultura fotografica va sostenuta e aiutata", ma poi è la persona, è l'occhio del fotografo che sa cogliere differenze e sfumature fondamentali. "Mai fatto due servizi fotografici uguali, l'originalità è fondamentale ogni volta". Per questo centinaia e centinaia di coppie si sono rivolte a lui, l'uomo che rende immortale il giorno più bello.