Una mostra dedicata a Mario Sironi disegnatore e una mostra che racconta la storia dell’Istituto per l’Infanzia di corso Giovanni Lanza 75. Con questi due eventi, Flashback inaugura una nuova stagione che prevede anche l’apertura del parco della Villa ottocentesca alla cittadinanza.
Non solo un centro museale
“Vogliamo essere un posto per la vita è per le persone non un centro museale” commenta Ginevra Pucci.
Fino al 20 maggio, si potrà entrare all’interno del parco gratuitamente e prendere prendere un caffè o un aperitivo al bistrot “Il Circolino” gestito da Cap10100. Al tempo stesso sarà possibile visitare le sue mostre.
Le opere di Mario Sironi
Sironi disegnatore furioso. Opere e cenacoli 1901-1961, realizzata con Soloshowgallery, sarà aperta fino 28 maggio. Curata dalla nipote, Romana Sironi, ripercorre la vita dell’artista attraverso una panoramica di disegni a matita, china, tempere, grafiche, per un corpus di oltre 200 opere.
Dai lavori futuristi, passando per il periodo metafisico, fino alla pittura muraria, senza dimenticare il nucleo di tempere risalenti all’epoca della sua collaborazione con Fiat. Artista poliedrico, fu amico tra gli altri di Giacomo Balla e Giovanni Prini e nel corso della sua vita disegnerà sempre, fino alla sua morte avvenuta nel 1961.
“Lui lavorava e conservava tutto, in una grande confusione, ma ci ha dato la possibilità di mettere insieme un bel po’ di materiale” racconta la nipote che ha curato anche il suo Archivio. “La sua è un’arte che parla al popolo, per questo quella muraria è forse la sua fase più importante. Come artista non si piegava a ossequio e basta lui sentiva di rappresentare alcuni valori”.
"Una vita migliore" visitabile fino al 23 luglio
Fino al 23 luglio, nella palazzina B della villa, è invece allestita la mostra “Una vita migliore. Frammenti di storie dell’Istituto Provinciale per l’Infanzia” curata dal direttore creativo di Flashback, Alessandro Bulgini.
Un’esposizione che ridà voce a coloro che hanno intrecciato la loro storia con l’ex Brefotrofio. bambini, ma anche adulti, tate, dipendenti che hanno affollato le sale della struttura, fino a un anno fa lasciate vuote e inutilizzate.
La storia dei bambini diventati adulti
Una mostra collettiva che narra queste storie fatta da documenti, giornali, fotografie, tesi di laurea persino e ovviamente testimonianze dirette dell’epoca, cui si aggiungono quelle degli adottati, bambini oggi adulti che ripercorrono la propria adozione all’ex Istituto per l’Infanzia.
All’esterno Flashback Habitat espone le prime due opere donate dagli artisti Paolo Garassino, “Serie Zero” e Francesca Casale “Roots Pipeline”.
Per info: https://www.flashback.to.it