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Politica | 09 maggio 2023, 16:48

Caos sulla Torino-Bardonecchia, il Ministero convoca Sitaf: obiettivo ridurre i disagi in Val di Susa

La consigliera regionale Frediani ha presentato un Question Time per fare luce sui disservizi e la mancata comunicazione. Gabusi: "Chiesto incontro immediato"

foto di archivio

Caos sulla Torino-Bardonecchia, il Ministero convoca Sitaf

Non è scemato l'eco delle polemiche per i disagi e le code causate dai cantieri sull'A32 Torino-Bardonecchia, nei pressi degli svincoli di Avigliana Ovest e Avigliana Centro, in direzione Torino.

La Regione chiede incontro urgente a Sitaf

La novità è che il malcontento espresso dai cittadini, dagli amministratori della bassa Val di Susa e da alcuni consiglieri regionali ha fatto breccia, tanto da costringere la Regione Piemonte a convocare un incontro urgente con Sitaf. A intervenire è anche il Ministero, che ha fissato per domani un video confronto con gli amministratori della Valle, ma soprattutto con i vertici dell'azienda concessionaria del tratto autostradale.

Frediani: "Intervenire subito"

"Siamo rimasti senza parole quando abbiamo letto il comunicato di Sitaf in cui si annunciavano chiusure negli orari di punta" ha affermato Francesca Frediani, consigliera regionale di Unione Popolare. I disagi sono noti: migliaia di auto in coda, ritardi e indignazione che ha riempito per giorni i social network.

Oggi l'azienda, dopo aver parlato con la Regione, ha annunciato che le criticità saranno ridotte agli orari 7-10 e 16-20. Gli orari di punta. "Questi disagi non coinvolgono solo i pendolari, ma anche gli studenti e i mezzi di soccorso. E' già capitato che le donne della Val di Susa, non riuscendo ad arrivare all'ospedale di Rivoli, partorissero in autostrada. Ora non riescono nemmeno ad accedere all'autostrada" ha affermato sibillina Frediani.

Gabusi: "lavori non concordati con queste modalità"

L'assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha ammesso di essere rimasto stupito dalle modalità di esecuzione dei lavori, sì annunciati ma non concordati in questi orari e termini. "Sono lavori non rimandabili, ma non ci aspettiamo che venissero eseguiti in maniera così impattante".

L'incontro di domani con il Ministero ha quindi un grande obiettivo: quello di trovare una soluzione, di mitigare i disagi, senza fermare i cantieri. La prospettiva più realistica? Quella di lavori più lunghi di un paio di mesi (non i quattro annunciati), con aperture intermittenti per consentire alle auto di non incolonnarsi sulla Torino-Bardonecchia.

Andrea Parisotto

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