/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 23 maggio 2023, 11:37

Il 7 giugno faccia a faccia tra Comune e Blackstone per il futuro della Galleria Subalpina

Ad annunciare la data l'assessore Chiavarino, rispondendo al vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao

galleria subalpina

Il 7 giugno faccia a faccia tra Comune e Blackstone per il futuro della Galleria Subalpina

7 giugno. È questa la data in cui il Comune di Torino incontrerà i rappresentanti del fondo americano Blackstone, proprietari della Galleria Subalpina. Ad annunciarlo l'assessore al Commercio Paolo Chiavarino ieri in Sala Rossa, rispondendo ad un'interpellanza presentata dal vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao.

"La vendita del pacchetto di immobili di cui la Galleria Subalpina fa parte - ha sottolineato il consigliere di minoranza - è un cambio epocale".

"Gli atti finora noti da parte della nuova proprietà - ha aggiunto Firrao - rivelano una volontà di speculazione immobiliare a scapito della storia e delle attività della Galleria, che hanno un valore molto radicato nell’identità cittadina". 

Attenzione da parte dell'amministrazione 

Secondo alcune voci, Blackstone vorrebbe quintuplicare gli affitti dei locali commerciali presenti nella struttura coperta che collega piazza Castello con il museo del Risorgimento. Un aumento vertiginoso che determinerebbe la chiusura di buona parte delle botteghe storiche e ristoranti presenti all'interno.

E Torino Bellissima si era già mossa nelle scorse settimane, quando il suo consigliere in Circoscrizione 1 Tommaso Battaglini aveva presentato una proposta approvata all’unanimità di creare un tavolo di confronto sul futuro della Galleria Subalpina.

Ieri Chiavarino ha sottolineato che da parte dell'amministrazione c'è molta "attenzione sul tema", confermando la volontà di voler fare "azione di moral suasion" durante l'incontro del prossimo 7 giugno.

Ascom difende l'importanza della Galleria Subalpina

"Fin dall'inizio, - sottolinea la presidente dell'Ascom Maria Luisa Coppa - abbiamo sottolineato la necessità di proteggere le attività da operazioni che seguono una logica puramente economica che non ha nulla a che vedere con il valore intrinseco, e per alcuni aspetti immateriale, del luogo". 

"Durante le numerose interlocuzioni con il Comune abbiamo costantemente sottolineato l'importanza storica e culturale dei negozi e dei locali presenti nella Galleria e abbiamo chiesto di intervenire anche se si tratta di uno spazio privato. La Galleria esprime un patrimonio identitario della città non solo per i torinesi, ma anche per i turisti che rimangono stupefatti dall'atmosfera unica che vi si respira. Il commercio tradizionale, qui come altrove, rappresenta un elemento distintivo e autentico dell'ambiente cittadino, della piazza e del centro storico, un autentico fiore all'occhiello che nessuno desidera veder scomparire".

"Un fiore all'occhiello che non deve scomparire"

"Purtroppo, dobbiamo parlare di "necessità di protezione" per queste attività, laddove sarebbe più naturale concentrarci sulla "valorizzazione" che meritano. Confidiamo perciò che il Comune di Torino riesca a raggiungere un accordo nella trattativa con Blackstone, al fine di preservare la decina di attività presenti", conclude la presidente di Ascom.

Cinzia Gatti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium