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Attualità | 23 maggio 2023, 15:35

Quattro giovani perosini tra il fango e la devastazione dell’Emilia Romagna [FOTO]

“Volevamo fare qualcosa perché conosciamo quella paura e la sensazione che lascia”

Da sinistra Gioele Orsello, Nathan Pons, il signor Antonio, Alex Pons, Simone Curti e un parente di Antonio

Da sinistra Gioele Orsello, Nathan Pons, il signor Antonio, Alex Pons, Simone Curti e un parente di Antonio

Da Perosa Argentina a Sant’Agata sul Santerno, in provincia di Ravenna, ad aiutare la popolazione duramente colpita dall’alluvione.

Lo scorso fine settimana, quattro giovanissimi amici, tutti fra i 20 ed i 23 anni, hanno voluto concretamente far sentire la loro vicinanza, memori delle vicende che hanno colpito la Valle ed in particolare proprio Perosa Argentina nel novembre 2016: i fratelli Alex e Nathan Pons, che attualmente abitano a Villar Perosa ma sono cresciuti a Perosa Argentina, Gioele Orsello che abita poco oltre il cimitero di Perosa Argentina, ufficialmente già Comune di Pinasca, ma ‘si sente’ perosino, e Simone Curti, che abita a Perosa Argentina in zona ‘Brandounegna’, una delle più colpite nel 2016.

“Con il nostro gruppo di amici abbiamo avuto l’idea di portare aiuto alle zone alluvionate, ma in particolare noi quattro avevamo ben impressa l’alluvione del 2016, anche se non è paragonabile rispetto a quanto successo in Emilia Romagna. Conosciamo quella paura, la sensazione che lascia, e abbiamo voluto fare la nostra parte – racconta Curti –. Siamo partiti tardi, usando i social, soprattutto Facebook, il primo post giovedì scorso, e fra passaparola, ‘storie’ e post, desideriamo ringraziare perosini e valligiani, perché in due giorni una quindicina di famiglie ci hanno fornito generi alimentari e coperte”.

Così sabato mattina presto, sul furgone dei genitori di Orsello, sono partiti: “Avevamo già ricevuto alcune direttive scrivendo i post su Facebook, poi contattando il Comune di Forlì siamo stati dirottati a Sant’Agata sul Santerno, un paese un po’ più piccolo di Perosa, di circa tremila abitanti. Per la sua posizione, è il Comune che ha ricevuto la maggior parte delle acque, e il novanta per cento delle abitazioni sono state inondate, letteralmente devastate”.

Curti racconta una situazione dove devastazione e disperazione si sposano a sorrisi e gratitudine: “Il primo posto dove siamo stati dirottati è la casa di una famiglia, dove vivono padre e figlia. Il signor Antonio era ancora scosso, è stato un giorno intero da solo, chiuso al piano di sopra, aspettando che i soccorsi venissero a salvarlo. Noi in sette, otto ore siamo riusciti a ripulire completamente il piano di sotto, ma purtroppo si tratta dei ricordi di una vita andati persi... Lui avrebbe voluto almeno salvare le ciabatte della moglie che non c’è più, invece...”

Nonostante la disperazione di un’intera popolazione che ha perso abitazioni, ricordi, ma anche frutteti e animali dai quali riceveva sostentamento, il clima generale è di grande cortesia e giovialità: “Abbiamo ricevuto molte richieste di aiuto, anche direttamente sui nostri profili, ma purtroppo siamo riusciti a fermarci solo due giorni e non abbiamo potuto andare ovunque, abbiamo dato la precedenza a quella che è stata davvero la zona più colpita – prosegue Curtio –. Nonostante tutto, abbiamo trovato una popolazione resiliente e sempre felice, con il sorriso, anche in mezzo alla devastazione. Erano tanti i giovani della zona, tutti che si davano da fare, e questo clima di solidarietà ci ha fatto ricordare quello vissuto 7 anni fa da noi... Così abbiamo raccontato anche la nostra esperienza: il supporto umano, di fianco agli aiuti più concreti, ed è stata per noi davvero una bellissima esperienza”.

Mentre i ragazzi perosini distribuivano gli aiuti ricevuti in Vallata, la popolazione romagnola intendeva contraccambiare: “C’è stato addirittura chi ci ha offerto denaro, ma ovviamente non abbiamo accettato. Però, sarebbe stato impossibile rifiutare cibo e un po’ di vino, di quello prodotto da loro: ci inseguivano letteralmente per darci del cibo” conclude Curti.

Tatiana Micaela Truffa

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