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Attualità | 05 giugno 2023, 10:10

Il Pinerolese perde il genio musicale di Diego Di Chiara

Artista profondo e versatile, è stato uno dei protagonisti della scena rock locale degli ultimi 30 anni

Diego Di Chiara e la sua chitarra

Diego Di Chiara e la sua chitarra

È stato uno dei più talentuosi musicisti del Pinerolese e ha segnato la scena rock locale degli ultimi 30 anni. La scomparsa prematura di Diego Di Chiara, 47 anni, residente a Villar Perosa, è stata una notizia che ha scosso gli appassionati di musica e chi è cresciuto o ha ballato al ritmo delle sue canzoni.

Dotato di una vasta cultura musicale, che spazia dalla musica classica alle sperimentazioni contemporanee, Di Chiara aveva a casa sua diversi strumenti, con cui si esercitava. Anche se il suo prediletto era la chitarra. Numerosi sono i progetti che lo hanno coinvolto dalla Escape, band metal di Perosa Argentina, a May Be All, passando per i Nospheratu. In questo articolo di Groovin, la sua intervista in cui li passa in rassegna.

Non mancano nel suo curriculum le collaborazioni illustri: Di Chiara ha lavorato anche con Morgan, ospitandolo per un mese a casa sua.

“Negli ultimi anni era un po’ deluso dal fatto di non essere riuscito a sfondare, malgrado le sue qualità e si era ritirato, anche se continuava a produrre brani” racconta sua sorella Marilù Cianflocca, che è stata sommersa da messaggi di stima e di affetto. Due sono ancora nel suo pc, protetti da una password.

“Lui iniziava a suonare dalle 8 alla mezzanotte. Le sue canzoni sono state una colonna sonora della mia adolescenza e della mia infanzia” ricorda con commozione. Prove interminabili in casa perché lui ricercava la perfezione e perché per lui la musica era una cosa davvero importante, come la famiglia: “Negli ultimi tempi usciva meno, ma telefonava ogni giorno a me e agli altri parenti e mandava delle canzoni alle mie bimbe, collegate a quello che stavano facendo”. Segno della sua attenzione e della sua profondità umana, testimoniata da un post che aveva pubblicato 12 anni fa sul suo profilo Facebook: “Ho notato che faccio sorridere un sacco di persone. Non importa che ridano di me, non importa che il sorriso sia finto o di cortesia, non mi importa che pensino che sia pazzo, strano, bizzarro o toccatello, la soddisfazione di far sorridere le persone che mi incontrano è più forte del loro giudizio”.

A stroncarlo è stato un malore tra giovedì e venerdì, mentre tornava a casa con la busta della spesa. La famiglia sta attendendo l’esito dell’autopsia per poter organizzare un funerale laico, dove gli amici lo ricorderanno suonando alcuni suoi brani.

Marco Bertello

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