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Attualità | 21 giugno 2023, 16:17

Sotto il sole della riviera romagnola, boom di iscrizione per le vacanze per disabili

Hanno aderito all'offerta del Comune di Torino e delle Circoscrizioni ben 1248 persone

foto di archivio

Sotto il sole della riviera romagnola, boom di iscrizione per le vacanze per disabili

Una settimana al mare, sulle spiagge della riviera romagnola. Oppure qualche giorno di relax in mare o in montagna. Sono ufficialmente partiti lo scorso sabato i soggiorni estivi per i disabili, con una durata variabile da 7 a 14 giorni e dedicati a chi ha più di 16 anni. E il 2023 ha fatto registrare un vero e proprio boom di iscrizioni, come ha spiegato questo pomeriggio in commissione l'assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli

+400 iscritti ai soggiorni estivi 

"È un'esperienza - ha sottolineato l'esponente della giunta - di svago e socializzazione per i disabili, ma anche di sollievo per le famiglie che per qualche giorno possono essere sollevate dal carico di cura e assistenza". A livello di presenza, come ha chiarito Rosatelli, c'è stato il "superamento della fase Covid".

Sono infatti 1.055 gli uomini e le donne - ospiti nelle residenze o che usufruiscono del servizio diurno convenzionato - che hanno aderito ai soggiorni estivi. Quasi 400 in più del 2022, quando erano stati 865. In questo caso la vacanza è totalmente a carico del Comune che ha stanziato, come ha spiegato Rosatelli, quasi due milioni di euro. 

Vacanze fino a settembre 

"Il primo gruppo - ha aggiunto - diretto verso la riviera romagnola, è partito lo scorso sabato: continuano a partire con cadenza regolare fino a settembre". Per quanto riguarda invece i beneficiari di interventi domiciliari, sono 193 quelli che hanno aderito al pacchetto-relax messo a disposizione dalla Città. Anche in questo caso si è registrata una crescita, perché l'anno scorso erano 162. In questo caso a farsi carico economicamente dell'iniziativa sono le Circoscrizioni, che hanno stanziato 295mila euro. 

"Le persone con disabilità intellettiva lieve - hanno spiegato dagli uffici - fanno molte attività di svago: vanno anche a ballare in discoteca. Per loro il rapporto con gli educatori è di uno a tre".

"Per coloro con disabilità grave il rapporto è uno ad uno, cioè una persona con un accompagnatore" hanno concluso.

Cinzia Gatti

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