Un margine operativo lordo di 606 milioni di euro, in aumento dell'8% rispetto al primo trimestre 2022. E' una delle voci del bilancio semestrale che il cda di Iren ha nelle scorse ore.
Migliorano i conti e aumentano anche gli investimenti tecnici dedicati allo sviluppo di nuove fonti rinnovabili, all’ampliamento della capacità impiantistica di trattamento rifiuti, alla resilienza delle reti di distribuzione idrica ed elettrica e ai progetti di efficientamento energetico per un totale di 515 milioni di euro (+12%). In crescita l'Utile netto di Gruppo, pari a 143 milioni di euro (+4%). L’incremento temporaneo del capitale circolante netto e gli investimenti realizzati nel periodo hanno contribuito alla crescita del debito netto (+17%).
Infine, si segnala un ottimo risultato degli indicatori di performance ESG (+35% di materia recuperata, +67% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71%) e un aumento dell'organico a 10.897 dipendenti (+1.552 persone rispetto al 30/06/2022).
“Approviamo oggi dei brillanti risultati frutto della capacità di Iren di progredire rapidamente al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale: la forte crescita dell’Ebitda del +8% e l’incremento degli investimenti del +12% consentono l’innalzamento della guidance sul fine anno del +10%. – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren –. Gli investimenti attesi per il 2023, pari a 1,3 miliardi di euro, sono principalmente finalizzati ad efficientare e ad incrementare la qualità dei servizi offerti e ad ottimizzare il mix produttivo, rendendolo ancor più sicuro e sostenibile, e assicurando a Iren una maggiore resilienza di fronte a qualunque scenario evolutivo”.
“Prosegue il percorso di crescita del Gruppo Iren in linea con gli obiettivi ESG di Piano, basati su un incremento del valore percepito da tutti gli stakeholder – afferma Moris Ferretti, vicepresidente esecutivo di Iren –: la riduzione degli impatti ambientali delle attività industriali, l’ulteriore incremento della qualità dei servizi per i clienti dopo la crisi energetica del 2022 anche attraverso lo sviluppo di comunità energetiche, la forte attenzione ai fornitori in uno scenario inflattivo complesso e l’impegno verso i territori con l’incremento dell’organico di Iren di oltre 1.500 persone hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi”.