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Economia e lavoro | 26 agosto 2023, 07:00

A far impresa s’inizia fin da piccoli: ecco come

Imprenditore non si nasce, si diventa. Infatti, non esiste una componente del DNA che rende automaticamente imprenditori oppure no.

A far impresa s’inizia fin da piccoli: ecco come

Imprenditore non si nasce, si diventa. Infatti, non esiste una componente del DNA che rende automaticamente imprenditori oppure no. In altre parole, non è un talento innato ma una capacità che si apprende passo dopo passo. A fare impresa, quindi, si può iniziare fin da piccoli; basta avere le giuste dritte e seguire un percorso ad hoc. Talenti come la creatività, il team work, pensare fuori dagli schemi si possono infatti apprendere tanto quanto la matematica e la letteratura. Fare economia in ufficio e sfruttare offerte di calcolatrici e distruggidocumenti per far quadrare il bilancio è solo uno dei tanti aspetti che significa fare l’imprenditore, sebbene faccia anche questo parte dell’equazione.

Tuttavia, purtroppo, nel sistema scolastico odierno capita spesso che percorsi d’imprenditorialità non siano incentivati come si dovrebbe. Invece, si otterrebbe un enorme benefico nel creare nuovo slancio per l’impresa e far marciare il paese a una velocità maggiore. Succede troppo spesso che si esca da un percorso scolastico, eccellente che sia, con l’idea di andare a lavorare per qualcuno invece che mettersi in proprio. Oltre ad ostacoli come la burocrazia, in Italia manca un approccio al fare impresa che dovrebbe iniziare già dalle scuole primarie, ma come? Vediamo quindi alcuni suggerimenti per spiegare ai bambini come si fa l’imprenditore.

Fare impresa è un come inventare un gioco

Per spiegare che cosa voglia dire fare impresa, è bene iniziare con metafore semplici che i bambini possa capire. Vale a dire che un’impresa non è altro che un gioco, una sorta di progetto speciale che nasce da un’idea. L’impresa è come un’invenzione che serve ad aiutare le persone. Si fa per divertimento e per creare qualcosa che prima non c’era.

Le idee sono tutto

Per spiegare ai bambini il concetto di impresa non bisogna partire da bisogni, beni, servizi poiché sono elementi estranei alla mente di un bambino. L’errore che molti commettono quando si tratta di far approcciare i giovanissimi all’imprenditorialità, è parlare e pensare come un adulto. I bambini non sanno cosa sono i bisogni e anche se glielo spieghi, non afferrano il concetto. Per capire che cos’è impresa, bisogna stare sul semplice e spiegare che nasce tutto dalle idee, dai sogni e dall’immaginazione. Solo così l’imprenditorialità diventa un gioco divertente per bambini e non una cosa noiosa da adulti che non merita un minuto della loro attenzione.

Libero spazio alla creatività

I bambini non capiscono i limiti imposti da leggi, burocrazia e codici vari perché devono essere lasciati liberi di esplorare le varie possibilità usando gli strumenti che hanno, cioè la creatività. Non sono in grado di intendere il lavoro degli adulti ma hanno bisogno di stimoli diversi. Il loro approccio a temi come l’imprenditorialità e il fare impresa è più empirico guidato solo e unicamente dalla creatività senza paletti. “No, questo non lo puoi fare perché nel mondo degli adulti non funziona così” è una frase che non si può usare quando si parla di creatività e impresa.

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