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Attualità | 18 settembre 2023, 15:07

Nel 2026 si torna a navigare sul Po con i battelli elettrici

Entro fine settembre verrà approvato il progetto esecutivo: via ai lavori a marzo 2024

foto di archivio

Nel 2026 si torna a navigare sul Po con i battelli elettrici

Nel 2026 i torinesi potranno tornare a solcare il Po a bordo di un battello. A confermare la data l'assessore alla Cura della Città Francesco Tresso, rispondendo ad un'interpellanza presentata dal vicecapogruppo Torino Bellissima Pierlucio Firrao. Entro la fine di settembre, come ha spiegato l'esponente della giunta, verrà approvato il progetto esecutivo per la navigabilità del fiume Po tra i Murazzi e Borgo Navile. Il documento ora è all'esame della Conferenza dei Servizi. 

Cantiere al via nel marzo 2024

"Per tale progetto - ha precisato Tresso - è già stato individuato l'affidatario tramite Accordo Quadro, con gara esperita da Invitalia, della quale si è avvalsa la Città". Dopo l'approvazione, i lavori per ripristinare i battelli prenderanno il via entro marzo 2024. Il costo totale del cantiere è di 10 milioni di euro, finanziato dai soldi del Pnrr all'interno della riqualificazione del Valentino, il cui costo complessivo ammonterà a 180 milioni di euro.

Gli imbarchi 

Il progetto prevede interventi di manutenzione degli imbarchi esistenti (Borgo Navile, Le Vallere, Piscina Lido, Italia ’61, Borgo Medievale, Murazzi), con rifacimento della pavimentazione in legno dei moli, oltre alla sostituzione delle transenne in ferro ammalorate. Verrà poi realizzata una struttura per il rimessaggio delle imbarcazioni subito a monte della passerella Maratona, costituita da una darsena lunga 70 metri e larga 23, dotata di pontile galleggiante e carro-ponte per sollevare gli scafi.

Termine lavori inizio 2026

"I lavori - ha precisato Tresso - saranno conclusi entro la prima metà del 2026". Come già annunciato i battelli sul Po saranno elettrici. I mezzi, in caso di piena, verranno ricoverati nella darsena immediatamente a monte della passerella "Maratona".

Valentino e Valentina - ha replicato Firrao di Torino Bellissima - sono un patrimonio molto caro alla memoria dei torinesi, devono tornare in funzione il prima possibile, rappresentano la nostra città”.

Cinzia Gatti

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